1. SEGRETARIA PARTICOLARE. Cap. 1


    Data: 15/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Lesbo Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    SEGRETARIA SPECIALE.
    
    Quando terminai l’università della Penn State mi trasferii a New York da un mio vecchio zio e la sua famiglia a cerca di un lavoro e opportunità. In realtà abitavo nel New Jersey e andavo ogni giorno a Manhattan a presentare c.v. in studi vari. Feci molti colloqui in pochi mesi non ottenendo niente. Passarono tre mesi e avevo rimediato solo lavoretti in pub e cucine di grandi ristoranti per paghe da fame. Lo zio era diventato poco accogliente con me e non vedeva l’ora che me ne andassi. Ci pensai su. Forse era il caso che me ne tornassi a G_ da dove venivo rinunciando al sogno della Grande Mela. Troppo cara per me, troppo cara senza un lavoro vero. Feci altri colloqui e decisi che se se entro 2 settimane non trovavo qualcosa di buono sarei tornato a casa con le mie poche affetti personali. Un colloquio fu molto particolare. Era un grosso studio di Tribeca, il Sluttemberg Associated e si tenne in un ufficio sulla 43th ed eravamo in 20 candidati molto giovani tutti: 17 donne e tre uomini. Particolare perché i primi minuti parlammo del mio curriculum, poi la tipa mi fece una sorta di test a domande multiple su situazioni strane, ipotesi, bivi, scelte, opzioni da barrare che andò avanti per più di mezzora, quindi mi chiese se facevo sport, se tenevo all’igiene intima, se ero di vedute aperte, se ero per caso gay(la tipa fece la premessa che lo studio era un grosso sponsor di un’associazione per i diritti LGDB di N.Y.) oppure etero. Risposi sorpreso. AL ...
    ... solito mi dissero che si farebbero fatti sentire loro nel caso mi avessero scelto. Passò una settimana e poi mi chiamarono. Ero stato scelto, assieme ad un altro candidato per uno stage di una settimana. Solo rimborso spese con possibilità di assunzione prova alla fine. Ero felicissimo e accettai. Il lunedì mi presentai elegante nella sede dello studio e fui ricevuto da una donna che si presentò come Sally Divnes. Era sulla sessantina, lunghi capelli bianchi con punte nere, elegantissima, truccatissima, molto affascinante, con occhi color grigio, labbra larghe rosse, zigomi rifatti come il naso e un corpo tonico e slanciato sotto un tailleur nero gessato. Ero assieme a una ragazza giovane molto carina, anche lei assai elegante, Miriam l’altra stagista. Sally ci spiegò cosa dovevamo fare e alle 9,30 quando giunsero le altre associate dello studio fummo presentati anche a loro: ‘Mandy di Cincinnati’- una donna bionda in carne, capelli ricci biondi, bel volto gioviale, molto elegante in taier gessato anche lei, tacchi rossi, curve al posto giusto, attraente e con un bel sorriso- ‘Irisel di Londra est’ una nera ossuta, sui quaranta alta più di me sui tacchi, elegante pure lei con tailleur gessato, girocollo, perle, aveva la fronte ampia scura, bocca larga pitturata di rosa, quando sorrideva mostrava le gengive e aveva l’aria a dura, ad una di mondo, aveva un grosso anello di argento massiccio al medio e uno dorato all’indice- ‘Tania di Baton Rouge ‘ un’altra bianca in sovrappeso, ...
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