1. SEGRETARIA PARTICOLARE. Cap. 1


    Data: 15/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Lesbo Autore: strapps, Fonte: RaccontiMilu

    ... io rimasi in mezzo all’ufficio ad ondeggiare affinché sentisse quel suono. Ritaw trafficò al computer poi fece un paio di telefonate. Una a Tokyo, l’altra a Singapore. Io mi muovevo ondeggiando mezzo nudo. Quel movimento era continuo e il suono delle campanelline piacevole anche per me, per quanto sudassi a muovermi senza fermarmi. Mentre parlava con un’amica di una festa del fine settimana, Ritaw venne da me, mi passò la mano sulle cosce che vibravano, il suo tocco era leggero e setato, sentivo le sue unghie che percorrevano l’interno delle mie cosce, io continuavo ad ondeggiare, lei parlava e mi toccava. Ero nervoso ed eccitato. Sudavo per quel movimento al quale ero costretto da molti minuti oramai. Ritaw mi sorrise, mi toccò l’ucello che era un poco eccitato. ‘Senti che abbiamo qui’.’ disse al telefono e mi strinse lo scroto sotto le mutande con un tocco desico. ‘Devo andare cara, ci sentiamo. Ciao’ mi afferrò le palle e giocò con esse. Era accanto a me. Profumava di donna di classe, era affascinante nel suo fare deciso e da datore di lavoro. Respiravo più forte, ero eccitato, tornò a toccarmi le cosce con la mano. Io ondeggiavo. Mi muovevo per lei. Le campanelline producevano il rumore che lei voleva, mi toccava e mi soffiò in un orecchio. Feci una smorfia di piacere. ‘Oh, birichino…bravo..continua a muoverti…lo voglio..’ quindi mi leccò l’orecchio. Era bello ed eccitante. Mi muovevo ma ero come paralazzito. Ero preso dalla situazione il mio uccello si ingrossò. Lei ...
    ... continuò a leccarmi l’orecchio. Sentivo il suo profumo e la sua lingua bagnata e calda. Ero eccitato. Smisi di muovermi e lei mi dette uno sculaccione forte. ‘Scusi, Ritaw!’ feci. ‘..scusi sono stanco..’ ‘Ok, fermati. Esci e vai in bagno e pulisciti bene il culo, voglio giocare con quello, signorina segretaria..’ e mi pizzicò il culo. ‘Eh?’ feci, ma mi beccai un’altro sculaccione. ‘VAI!’ uscii dall’ufficio in mutande, sudato, con le campanelline che si muovevano. Mandy che aveva la porta aperta mi vide subito e rise. Tania stava bevendo un th&egrave, mi vide e mi dette uno sculaccione sul culo mentre passavo. Entrai in bagno e mi detti una rifrescata al sedere come meglio potevo. Ero in ansia e stanco di quel giocare. Ma pensai ai soldi che avrei ricevuto per quel lavoro. Non potevo mollare. Tornai da Ritaw che mi dette una guardata al posteriore, lo palpò, passò un dito in mezzo alle mie chiappe depilate e lisce. ‘Bene. Ecco. Mettiti in ginocchio.’ lo feci. Andò ad un cassetto e prese una candela rosa. ‘Adesso allungati, metti le braccia in avanti, così ‘ e mi strattonò in basso ‘ la shiena giù, anche la testa, spicciati signorina, ora alza il culo, così, andiamo!’ e mi dette un paio di sculaccioni forti. ‘Ora ficco questa candela nel tuo culo e l’accendo’ ‘NOOO…si fermi la prego!!!’ urlai e feci per alzarmi, ma Ritaw mi tenne giù: ‘Dove pensi di andare, segretaria! T fai quello che vogliamo noi, che voglio io!’ ‘Mammaaaaaa…io’.noooo…la prego..no…ho paura..:’ frignai. ‘Zitta! ...
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