1. Noi


    Data: 08/03/2022, Categorie: Racconti Erotici, Tradimenti Voyeur Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... seduta su lui di spalle e si alzava e sedeva sul suo cazzo quando Julio la bloccò a fondo corsa tenendola ben impalata sul cazzo e le chiese a sorpresa: e se tu fossi incinta? Mia moglie prima girò il capo per guardarlo in viso ed aveva uno sguardo preoccupato poi girò nuovamente il capo in avanti facendo un’alzata di spalle. Pur vedendo e sentendo mi sentivo finalmente tranquillo . Quella sera Julio partiva ed avevamo davanti alcuni mesi per cambiare casa. Solo per abitudine continuai a guardare cosa avvenisse su quel letto e mi rosi guardandoli abbracciati che limonavano voracemente. Ma la mia sorpresa fu quando vidi lui rivolgere il capo in alto in direzione dell’occulta telecamera. Il suo sguardo rivolto alla telecamera diceva che sapeva, da quando si era accorto? Le fece girare , poggiare sul letto alla pecorina rivolta nella direzione della telecamera . Mentre la penetrava Donatella mostrava il suo piacere e lui volle punirmi. La fece spostare in parallelo alla telecamera e di traverso sul letto La ripresa di fianco mi faceva perfettamente vedere come il suo cazzo entrava ed usciva dalla figa di mia moglie; lo estrasse anche completamente per poi rientrare per farmi vedere come la figa si aprisse al suo ingresso e come lo accogliesse sino in fondo. Con la stessa modalità mi fece vedere come la inculava. Ma la fece anche ...
    ... parlare mia moglie. Le chiese/domandò se le fosse piaciuto far l’amore con lui. Usò proprio la parola amore. E alla risposta positiva avuta le chiese anche se le sarebbe mancato. Fu sibillino: lui o il suo cazzo? Non importa perché mia moglie gli rispose che le sarebbe mancato molto e anche se fosse tornato qualche volta a Milano l’avrebbe “rivisto” volentieri. Poi Julio avendo sentito la sua disponibilità ,come volesse farle fare un gioco, e li capii che per fortuna Donatella non sapeva, la fece spostare nuovamente dritta a me e le parlò a bassa voce in un orecchio. Chissà cosa le avesse detto, mia moglie sorrideva mentre per compiacerlo con la mano faceva il segno del cornuto, non sapendo delle telecamere, “ rivolto a me” . E lui guardando fisso la telecamera mimò le parole: guarda come te la ingravido e venne in lei. Non pago si portò al suo fianco per farmi ben vedere con quale capacità e piacere mia moglie con lingua e bocca gli ripulisse il cazzo che l’aveva appena riempita. Per chiudere mi fece un ola con la mano. Aveva atteso l’ultima volta per evitare discussioni violente con me. Partì Finalmente un po’ di fortuna; poco tempo dopo vivevamo nel nuovo appartamento a Milano e non avemmo più fastidiosi vicini, eravamo noi due più il ricordino che ci aveva lasciato forse Julio: si, Donatella era incinta. Mio ? di Julio? Che importa. 
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