Noi
Data: 08/03/2022,
Categorie:
Racconti Erotici,
Tradimenti
Voyeur
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... purtroppo si limitò a fare da brava mogliettina quello che volevo io e non potevo forzarla a fare come Ricardo e Julio, non sarei stato io. Gli incontri tra loro continuarono nei giorni successivi, sembravano incontri tra amanti consenzienti. Io ormai guardavo e non guardavo le telecamere attendendo il giorno della partenza di Julio, ma soprattutto il giorno che trovando un nuovo appartamento ci saremmo trasferiti lasciando “tutto alle spalle”. Un giorno parlando del vicino Donatella mi raccontò, dicendomi che ogni tanto lo incontrava sul pianerottolo e facevano qualche chiacchiera, che le aveva detto che era vedovo da tre anni e che aveva una figlia piccola che in quei giorni era accudita dalla nonna. Doveva avere un arretrato di sesso ed aveva colto l’occasione con mia moglie per recuperare e scoprii che non si limitavano ad incontrarsi solo durante l’intervallo di pranzo. Alla sera Donatella portava l’immondizia in un locale al piano terra. Tra lo scendere, depositare e risalire non ci metteva più di pochi minuti e mi sorpresi quando una volta la vidi risalire tutta rossa in viso, ma pensai allo sforzo per le scale fatte. Mi preoccupai quando un paio di sere dopo successe ancora e poi ancora un paio di sere dopo. Se il colore sul viso fosse per le “scale” doveva essere sempre e non a volte si e a volte no. Allora la volta dopo la seguii dandole un leggero vantaggio. II locale immondizie era a piano terra in un angolo a fianco delle cantine. Con circospezione sbirciai ...
... dietro l’ angolo; mie moglie era piegata con il cazzo di Julio in bocca e poco dopo sempre piegata reggendosi su un bidone dell’immondizia , la gonna sulla schiena, aveva il cazzo di Julio in figa. In nemmeno 5 minuti Julio si era fatto spompinare e le aveva sborrato in figa. La guardai mentre si rialzava e la gonna le ricadeva ricoprendola. Avevo visto che non indossava le mutandine; chiaro per far prima. Feci appena in tempo ad allontanarmi e rientrare in casa che trafelata mi raggiunse. Dissi; ti vedo affannata, tutto bene? Rispose : si , sai le scale. La guardavo ed immaginavo il seme di lui scorrerle sotto la gonna dalla vagina lungo la gamba. Sarà stato un caso , ma un attimo dopo era in bagno; per lavarsi? A differenza che con Ricardo dove l’incontro durava poco e non tutti i giorni con Julio si incontrava quasi tutti i giorni meno i giorni che ero in casa , e sempre, dalle tredici alle quindici, facevano sesso. Uso il plurale perché anche Donatella godeva. Lui le veniva indifferentemente in figa, in bocca, in culo, in viso, tra le tette, dove e come lo ispirava il momento. Veniva almeno due volte e se aiutato da lei con un bel pompino anche tre volte in quelle due ore. In quel periodo dovetti dire a Donatella che dovevo andare a Roma per tenere il sabato mattina un corso di mezza giornata a operatori sui quadri elettrici della metropolitana romana. Era un favore che ATM faceva. Come da regole sindacali sarei partito il venerdì pomeriggio presto ed avrei cenato e dormito in ...