L’ira dei buoni 3 - Racconti Erotici

L’ira dei buoni 3

... farli uscire prima che abbiano chiarito se possono o no vivere insieme.”

“Tu sei matta, amore mio … “

“Non è matta, è logica e lungimirante; Samantha, vuoi che ci proviamo? Vuoi che da stasera cominciamo anche noi a pensare ad una coppia, ad un matrimonio, ad un figlio, ad un vita insieme?”

“Non hai sentito? Lei è il mio modello; se lei stasera celebra la luna di miele, io ci provo … con te … se funziona sarò la moglie migliore che tu possa desiderare; se non funziona, un errore in più non mi ucciderà … Comunque sia, è vero, ti amo e ne sono ben convinta.”

“Onestà per onestà, è un bel poco che volevo dirtelo; so per certo che ti amo e voglio anche portartici in braccio, sul talamo della nostra luna di miele; e, sempre in ordine alle cose che Lory dice con tanto amore e tanta intelligenza, qui, adesso, ci sta sverginando tutti e due, prima che ci spogliamo degli abiti ci hanno fatto indossare l’ipocrisia e il perbenismo; Carlo hai sposato la donna migliore del mondo; ma non ti invidio perché anche Samantha è meravigliosa e insieme riusciremo ad arrivare lontano, credimi.”

“Senti, scemo, non mi va di piangere per l’emozione; sai bene che cosa è stato per me la donna di cui ti sei innamorato, sai perfettamente quanto adoro mia moglie; vuoi un figlio? Te ne farò fare per una squadra di calcio; Samantha, non ti affrettare ad avere un figlio, perché mia moglie presto dovrà scegliere per lo meno il part time e tu avrai spazio per essere prima in tutto; e, credimi, ne hai tutte le carte in regola. Auguri, ragazzi, che sia una notte meravigliosa per tutti e quattro; a proposito, amore, perdonami se non ci ho pensato; posso portarti anch’io in braccio sul nostro talamo?”

“Ma solo perché Victor già dorme, altrimenti lo vorrebbe fare anche lui … sai le risate?”