Noemi 2 - Racconti Erotici

Noemi 2

... per tanti anni, nella condizione più banalmente borghese della vecchia coppia che si ammorbava davanti alla televisione; Noemi lo stuzzicò domandando se quella sera aveva una partita a poker o a calcetto da inventarsi; lui sorrise e l’abbracciò più apertamente.

“Il tempo delle bugie è finito ora posso anche avvertirti apertamente se vado a fare sesso con un’amante … ‘

“Stasera non ne hai voglia?”

“Stasera vorrei fare l’amore, non sesso, amore, con l’unica donna che mi ha catturato, mi ha imprigionato e tenta inutilmente di schiavizzarmi; solo se tu accettassi di fare l’amore come da ragazzi, andrei a letto con una donna; se non sei disposta ad accettare il mio amore, posso solo guardare la televisione e andare a letto … “

“E, se ti dicessi che io ho voglia di fare l’amore, dovrei stare attenta perché da domani avresti cancellato gli obblighi?”

“Quello che sta succedendo stasera riguarda due stupidi che si stanno massacrando per nascondere che si amano ancora; domani mattina si sveglierebbero i due soliti separati in casa con tutti gli obblighi che hanno assunto ... “

Inaspettatamente, per tutti e due, fu una serata di amore appassionato; davvero Demetrio fu tenero e dolce come lei lo aveva sempre sperato; da un lato, questo a lei fece un poco rabbia, perché non riusciva a capire cosa lo spingesse a comportarsi in maniera assurda; ma, da un altro lato, le apriva il cuore alla speranza, perché desiderava davvero passare uno straccio sul passato e ricominciare ...

... su basi convincenti.

Si abbracciarono come erano abituati a fare assai spesso fino a poco tempo prima; ritrovò intatto il piacere di sentire il sesso che le sollecitava il clitoride, anche da sopra i vestiti; scaricò una serie infinita di piccoli orgasmi mentre lo divorava di baci, di carezze, di strette da stritolare, quasi a rimproverargli col corpo di non rimanere legati indissolubilmente e per sempre; sentiva che lui rispondeva con la stessa voglia di essere un corpo solo.

Quando la spogliò, lo fermava continuamente perché baciasse, carezzasse e leccasse la parte messa in luce; sentì con gioia le sue labbra sui capezzoli, sulle aureole, su tutti i seni; quando scese dallo stomaco verso il ventre, ormai completamente nuda, lo fermò, si sedette sulla sponda del letto e gli cavò pantaloni e boxer; si impossessò con gioia manifesta del sesso che vide balzare prepotente dal ventre; si rese conto immediatamente che era tutt’altra cosa, manipolare quella ‘sua’ mazza leccandola più volte.

L’amore con il ‘suo’ Demetrio era una realtà inarrivabile; lui la pregò di non farlo eiaculare in fretta, sfilò il sesso, la prese sotto le ascelle, la fece alzare e la baciò ancora, appoggiando la mazza contro la vulva, rasente il clitoride che piangeva umori di orgasmo; lei, picchiandogli teneramente i pugni sul torace gli sussurrava, labbra sulle labbra.

“Maledetto, perché non cerchiamo di essere ancora innamorati come un tempo?”

“Forse non so più dirlo; ti amo come sempre, ma ...