Noemi 2 - Racconti Erotici

Noemi 2

Il pranzo con Claudio la stimolò molto; non cercava di costruirgli intorno un’aura da principe azzurro, quasi per giustificare a se stessa la scelta di fare il passo che determinava la scissione da Demetrio; comunque non poteva fare a meno di apprezzare e di godersi con gioia le attenzioni e la dolcezza di quell’uomo la cui classe indiscussa leggeva in tutte le cose che faceva; si sorprese a spiarne le decisioni, i movimenti, perfino le smorfie del viso.

Aveva scelto con cura un ristorante poco fuori città e per tutto il tempo fu un commensale perfetto, un cavaliere elegante, un amico affidabile ed un affabulatore inarrestabile, capace di rendere interessanti anche le ovvietà; prima che prendessero il dessert, lei aveva già deciso che almeno un ‘giro in giostra’, come soleva scherzare una sua amica, lo avrebbe fatto e senza rimorsi; per la sede dell’adulterio aveva determinato il suo nuovo e particolare alloggio.

Vi andarono subito dopo pranzo e dovette essere lei a forzare i tempi, perché Claudio ancora si muoveva impacciato tra le dichiarazioni dell’amica e le ipotesi che si affacciavano impreviste; quando però gli fu chiaro che il sesso era stato ampiamente da lei considerato nelle possibili conclusioni, si sciolse del tutto e si rivelò l’appassionato ammiratore di belle donne che lei aveva sperato fin dalla telefonata di invito.

Il bacio in cui l’avvolse era di quelli che bastano da soli a far cadere ogni tabù; la lingua roteava nella bocca e perlustrava ogni ...

... angolo della cavità orale; quando lei rispose allungando la sua a contrastare ‘l‘occupazione’ della sede della sua libidine, il gioco di scherma tra le due divenne una metafora dell’amplesso che desideravano; a conferma, gli inguini si premevano con forza e con voglia indicibile; lei ebbe modo di sentire il sesso, non enorme ma decisamente interessante, contro il clitoride che reagì.

Lo guidò dolcemente alla camera, mentre le mani di lui percorrevano il seno maturo e morbido, cercando i capezzoli con pollice e indice, per titillarli; anche una mano di lei era corsa alla patta e percorreva la mazza, da sopra i vestiti, a valutarne forse la stazza o ad improvvisare una delicata masturbazione; ai piedi del letto, lui la baciò di nuovo con tutta la passione di cui era capace e le mani percorsero il corpo intero.

La bocca invece svariò sul viso, a segnarne il profilo ed a deporre caldi, sensuali baci sugli occhi, sulle orecchie e nella bocca; Noemi sentì che il ventre si scioglieva in umori di piacere che le scivolavano via dalla vagina; gemette per piccoli orgasmi in successione; quando lanciò quello più forte che segnalò un grosso godimento, lui le sfilò giacca e camicetta, affondando finalmente la bocca sul seno per leccare e succhiare aureole e capezzoli.

Lei si abbandonò al languore del piacere che le dava e a sua volta lo liberò dei vestiti mettendo a nudo il torace muscoloso e i capezzoli su cui si fiondò, spingendo lui via dai suoi; sentiva che il fallo si gonfiava ...