Noemi 2
Data: 25/01/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... tra le cosce sempre più duro e che la vagina ormai godeva rilasciando umori a dirotto; si sedette decisa sul bordo del letto, sciolse la cintura e tirò giù insieme pantalone e slip portando alla luce il sesso eccitato.
Tra le cose che ora trovava utili nella storia col marito, la tecnica della fellazione si rivelò l’insegnamento migliore; a quel punto, si dedicò al fallo come un’adoratrice del dio Priapo e prese a manipolarlo con tutta la sapienza ma anche con tutta la passione e il trasporto che sentiva; prese a due mani asta e testicoli; raccolse i due insieme e li carezzò, mentre manipolava il sesso per tutta la notevole lunghezza, lungo il ventre.
Quando accostò la bocca ai testicoli, spostò una mano fra le cosce e masturbò il clitoride alla ricerca di piccoli orgasmi che si sommassero al piacere dell’asta in bocca; Claudio abbozzò una piccola reazione e cercò di arrivare con una mano alla vulva; ma la posizione scomoda gli suggerì di ripiegare sui seni accessibili e prese i capezzoli a due mani, titillandoli con sapienza fino a scatenare la libidine di lei che staccò la bocca dai testicoli e la portò al fallo.
Lambì delicatamente la mazza per tutta la sua grossezza, raggiunse la cappella e la leccò tutto intorno; atteggiò la bocca a cuoricino e abbassò la testa facendola entrare lentamente nella bocca mentre la lingua leccava tutto e guidava all’ugola; in breve, la punta sfiorò il velopendulo e con un colpo di reni, lui la spinse oltre, verso la gola; Noemi ...
... fermò con la mano la parte della mazza che restava fuori dalle labbra, per resistere al soffocamento; si lasciò copulare in bocca con goduria.
Dopo avere frenato l’orgasmo per la terza volta, con molto sforzo e assai malvolentieri, Claudio decise di passare all’azione; si staccò dalla bocca, la fece alzare e le sfilò la gonna e lo slip, la spinse sul letto supina, sollevò i piedi e divaricò le ginocchia, finché la vulva gli apparve oscenamente spalancata; si inginocchiò accanto al letto, sollevò le gambe fin sulle spalle e accostò la bocca alla vagina; prese tra le labbra il clitoride e cominciò a succhiare.
Noemi si sentì strappare l’anima dalla vulva e si abbandonò a gemiti alti e violenti, mentre spruzzi continui di squirt andavano a bagnare il viso di lui che, imperturbabile, cominciò a percorrere con le dita e con la lingua il tratto dalle ginocchia alle grandi labbra ripassando più volte; si abbassava poi sulle piccole labbra, costringeva il clitoride ad emergere e lo aggrediva con bocca e denti facendola urlare; afferrò il fallo con una mano e si masturbò mentre la succhiava.
Lei si perse nella girandola di emozioni che andavano dai suoni angelici alle farfalle nello stomaco, dalla visione del paradiso alle urla di piacere; si sentiva evaporare nella goduria e si abbandonava ad una libidine mai provata con quella coscienza e con la volontà di farlo per se stessa e non per dovere coniugale, per illusoria fiducia al marito, per un amore che aveva dovuto registrare ...