Noemi 2 - Racconti Erotici

Noemi 2

... innamorata, si sarebbero automaticamente separati.

Demetrio capì che le condizioni capestro a cui sua moglie aveva accennato erano ormai esplicitate e che spettava solo a lui decidere se le accettava o si ribellava e rompeva il matrimonio, con le conseguenze che non era difficile immaginare; quello che non riusciva ad ammettere nemmeno con se stesso, era che, al fondo, sentiva di essere ancora innamorato di lei e che gli amorazzi erano stati solo una valvola di scarico alla rabbia impotente.

Sperava, in cuor suo, ma non osava accennarlo a parole, che anche per lei la situazione fosse simile; era sicuramente esasperata dal comportamento squallido di suo marito; forse aveva anche ricambiato le corna, almeno quel pomeriggio; ma il fatto che fosse venuta a parlare era indice che sperava anche lei di ricucire una storia che, lo sapevano entrambi, era stata di grande amore e non meritava una fine così indegna.

Per qualche mese, le cose sembrarono prendere la piega desiderata, inconsciamente, da tutti e due; lui frenò largamente i suoi impeti amorosi e ridusse gli incontri con altre donne; addirittura, imparò a parlarne con lei e a cercare di motivare le ‘fughe’ con un bisogno irrefrenabile di libertà che lei tarpava con l’esibizione del suo potere; cercò di dimostrarle in ogni modo l’amore che ancora sentiva vivo; non diventò un modello di marito, ma risultò più disponibile.

Lei cominciò a frequentare con una certa assiduità il suo giovane avvocato; qualche volta ci ...

... fece anche l’amore, nel solito nido riservato; ma si rendeva conto ogni volta che era tigna, la sua, e non desiderio vero di un’alternativa; cosciente anche che non poteva parlare, con lui, di relazione impegnativa, preferì scegliere il terreno della calda amicizia, manifestata apertamente anche in pubblico e specialmente nelle manifestazioni importanti.

Ormai tutta la società ‘bene’ della città si era abituata a vederli insieme a cene, spettacoli, concerti e manifestazioni pubbliche; poiché era nota la resistenza di Demetrio a presenziare a quelle occasioni che gli risultavano inutili, esibizionistiche e povere, ci si rese conto che l’avvocato era un cavaliere assai compito e che regolarmente riaccompagnava la signora a casa; le volte che sfuggirono ad ogni controllo e ripararono nello studio di lei furono rare e sporadiche.

Paradossalmente, ma non troppo, fu proprio con Demetrio che Noemi trovò una strana e indefinibile sintonia; dopo avere per qualche tempo relegato il marito nella camera degli ospiti, intenzionata a dare corpo di valore assoluto alla condizione dei separati in casa, distinguendo anche il letto dove dormire, in una serata in cui si sentiva particolarmente tesa e bisognosa di un affetto caldo, come solo dal marito aveva ricevuto negli anni, si trovò a stringersi a lui sul divano davanti alla tele.

Sorpresi loro stessi dal momento di intimità che nasceva spontaneamente dalle cose, finirono per riconoscere il legame che li aveva strettamente intrecciati ...