1. Un cattivo compleanno (Completa)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Tabù Autore: revius, Fonte: xHamster

    ... pedinai a distanza e per anticiparlo al mio portone, corsi per una scorciatoia tra cortili e muretti di palazzi, riuscendo a nascondermi con un buon anticipo dietro il muro che costeggia il mio portone. Come avevo previsto, Marco arrivò e suonò il campanello. Rispose mia madre, riferendogli che ero fuori per una ricerca, che sarei tornato di lì a poco e bla, bla, bla. Lui girò sui tacchi e si incamminò verso casa sua. Avevo corso un bel rischio a stare nascosto nei paraggi, ma la cosa mi mise davvero di buon umore!
    
    Ben presto Marco non telefonò più, ma un giorno riuscì a beccarmi e, come ai vecchi tempi, decidemmo di andare a bere una birra, senza ubriacarci, ai giardinetti. Parlavamo del più e del meno, fino a quando lui mi domandò: "Ho
    
    fatto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare? Mi pare che tu mi eviti: non ti fai trovare, non scendi più alla ricreazione.
    
    Ho dovuto fare i salti mortali per bere questa birra qui...". Io, falsamente, gli assicurai che non c'erano problemi, che
    
    per me era tutto a posto e che comunque ero molto impegnato. Possibile che non capisse che ormai ...
    ... si diventava
    
    grandi e che non c'era più spazio per quella sorta di vita in simbiosi? Avrebbe voluto continuare così sino all'università? Ma non voleva avere una vita più aperta? Forse gli amici in stile "Beverly Hills 90210" non lo
    
    aggradavano come credeva? E poi, cosa voleva da me? Voleva un amante? Un innamorato? Non si è ragazzini
    
    per sempre. Forse avremmo dovuto "scoprirci" prima, ai tempi delle scuole medie e dare sfogo ai nostri istinti
    
    sensuali. Ma per pudore consumammo solo una struggente notte di passione, unica e irripetibile.
    
    Lì ai giardinetti si consumava l'ultimo atto della nostra amicizia che durava da otto anni circa. Fu l'ultima birra, l'ultima conversazione, l'ultima vicinanza. Io continuai imperterrito a vivere libero la mia vita a scuola e non. Lo incontrai per caso due volte, incrociandolo per strada, solo. La prima volta lo salutai e lui, guardandomi male non rispose, con fare indignato. La seconda volta, riconoscendolo da lontano, cambiai io strada prima di intersecare la traiettoria.
    
    Poi le scuole superiori finirono e di lui non seppi più nulla. 
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