1. Un cattivo compleanno (Completa)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Tabù Autore: revius, Fonte: xHamster

    "Se non verrai alla mia festa, ti giuro mi offendo!".
    
    Marco era un mio compagno di scuola. Stavamo in classi diverse e devo dire che lui era proprio un secchione. Non aveva problemi con alcuna materia; personalmente era anche simpatico: gli piaceva la musica rock, lo sport e anche il porno aveva un posto di rilevanza nei nascondigli di camera sua. Ma non andavo sempre d'accordo con Marco; ci piacevano i videogiochi e condividevamo la passione per la pornografia, ma non ci eravamo mai messi insieme a masturbarci o fare cose così. In fondo eravamo anche innamorati di alcune tipe della nostra scuola per le quali avevamo davvero una scuffia assurda.
    
    Lui in particolare era pazzo per una certa Anna M. che a me sinceramente pareva una triglia guasta, ma per lui rappresentava la Beatrice di Dante. Anche io ero innamorato; ma si sa, a scuola le ragazze guardano i più grandi e non si filano i coetanei che appaiono sempre sfigati e "piccoli", ai loro occhi. Cercano cazzi più maturi ed è giusto che sia così. Ma a parte questo, Marco era il mio migliore amico, se così vogliamo chiamarlo. Uscivamo sempre insieme, andavamo al mare, ci telefonavamo e anche la mattina, si andava a scuola in coppia per fare tappa al bar e prendere un cappuccio. Lui era un tipo che sapeva fare il buono e cattivo tempo; quando gli giravano, le nostre uscite erano mute; quando era allegro, allora si parlava felici e magari ci si sbronzava di birra. In caso di serata negativa, si stava zitti, in attesa ...
    ... che uno di noi due rompesse il ghiaccio, ma poi nessuno lo faceva e a fine serata si accampava la solita scusa: "Pensavo che fossi arrabbiato". Davvero patetici.
    
    La birra era proprio una delle nostre passioni, ogni tanto. Ci infilavamo in una bettola dove il titolare compiacente, un vecchio simile a Benny Hill, ci serviva birre alla spina in abbondanza, fino a quando, per la staffa, ci regalava le poche paste rimaste dal mattino - "per assorbire", diceva lui - e ci faceva uscire, barcollanti ed euforici. Quelle erano serate divertenti, perché poi andavamo al parco a svaporare i fumi dell'alcol ridendo, cantando e parlando di fesserie.
    
    Io però Marco lo subivo. Stavo sempre alle sue lune, alle sue idee, alle sue voglie di fare qualcosa; raramente decidevamo insieme come divertirci. E questo mi irritava; certe volte lo odiavo e il solo vederlo muoversi, fare quella faccia da ipocrita, mi mandava in bestia. Mi ripromettevo di scaricarlo, ma poi la "luna buona" riportava l'amicizia in carreggiata e si ricominciava da capo. Insieme fumavamo anche e proprio quando decisi di smettere di fumare che capii che non era un amico vero; infatti, insistendo per offrirmi una sigaretta, al mio netto rifiuto rispose in modo iracondo: "E va bene, cazzo! Vaffanculo.". Tipico di chi vuole sprofondare nel vizio insieme a un altro per non sentirsi idiota da solo. Ma io ci passavo su e continuavo a frequentare questo pseudo amico col quale però qualche volta mi trovavo bene.
    
    Riguardo la ...
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