1. Un cattivo compleanno (Completa)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Tabù Autore: revius, Fonte: xHamster

    ... turgidi per causa della mia lingua; la sua pelle era molto liscia
    
    e i pettorali ben sviluppati che aveva mi davano l'impressione di un seno, anche se troppo duro. Baciandogli i
    
    capezzoli lo guardavo negli occhi, anche se la penombra rendeva la cosa quasi inutile: erano quattro fosse nere
    
    che si sfidavano nel vuoto.
    
    A un certo punto gli dissi: "Marco, sono a pezzi... Vorrei dormire, sono davvero stanchino... Ti va?". Lui mi rispose
    
    con un bacio intensissimo e stringendomi poi la testa al petto. Poi disse: "Come faccio? Sono eccitatissimo... Non
    
    so cosa mi prende, voglio stare con te così per tutta la notte...". E io: "Marco, è tardissimo... Possiamo riprendere
    
    un altro momento, penso che per oggi ne abbiamo avuto abbastanza, no? Domani saremo due zombie assurdi!".
    
    Allora si disciolse da me; accondiscese e si stese nel suo letto. Però mi tirò a sé, quasi con arroganza: l'arroganza
    
    di chi ha trovato un tesoro e se lo vorrebbe tenere ben stretto. Io stetti al gioco e mi accoccolai al suo fianco,
    
    abbracciandolo. Poi sprofondai in un sonno neutro, appena dopo di lui che aveva già iniziato a respirare con la
    
    pesantezza dell'oblio. Mi toccai la punta del pene e notai, compiaciuto, che il prepuzio era completamente infiorato
    
    di liquido prespermatico.
    
    La mattina accadde quello che temevo: ero a pezzi, devastato. Bocca asciutta, senso di stordimento, dolore agli
    
    occhi e per di più ci svegliammo alle dieci! Saltai come un lampo dal letto e ...
    ... corsi a telefonare ai miei per dirgli che
    
    ero ancora vivo; per fortuna erano a lavoro e non badarono troppo alla mia marachella, sapendo comunque che ero
    
    al compleanno di Marco. Poi, dopo quella breve telefonata, chiesi a Marco se aveva intenzione di fare colazione,
    
    ma lui se ne stava a letto, più sfatto di me, apatico. Era tornato a essere il solito stronzo ipocrita ed egoista che
    
    ben conoscevo. Vedendo che tirava tardi, mi sganciai, disgustato e salutandolo con un sorriso gli dissi: "Ci
    
    vediamo!".
    
    Tornato a casa, mi detti una bella lavata e buttai dentro alla lavatrice i miei vestiti puzzolenti di fumo; poi mi misi a leggere e a cazzeggiare per assorbire quel senso di stanchezza, prima del pranzo. Ogni tanto un pensiero mi
    
    trafiggeva: "Che cosa ho fatto? Ho amoreggiato con un maschio!" e così via, accusandomi e assolvendomi dei fatti
    
    notturni. In realtà non mi sentivo proprio in colpa, perché quello che era accaduto era una mia precisa scelta, quasi
    
    un desiderio che volevo esaudire. Quello che temevo era Marco, in realtà, perché pensavo che si fosse
    
    compromesso sentimentalmente, mentre per me poteva anche crepare: sarei rimasto indifferente, avendo più o
    
    meno goduto delle sue grazie.
    
    Frequentandoci spesso anche durante la ricreazione, a scuola, più o meno tutti sapevano che eravamo amici di
    
    lunga data. Ma quello che accadde l'ultimo anno scolastico mi fece davvero incazzare e mi portò a prendere una
    
    decisione drastica per rimettere a ...