1. Un cattivo compleanno (Completa)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Tabù Autore: revius, Fonte: xHamster

    ... posto cielo e terra. Un giorno, al cambio dalla terza alla quarta ora di lezione,
    
    profittando dei cinque minuti di pausa di rito, Marco arrivò nei pressi della mia classe, cercando di dissimulare una
    
    certa agitazione. Mi disse: "Hai letto cosa c'era scritto in bagno?" e io "No, a parte le bestemmie e gli insulti ai
    
    professori..."; lui, tagliando corto disse: "C'era scritto che io do il culo a te!". Mi sentii agghiacciare, pur mantenendo tutta la freddezza che mi è solita e e replicai: "Ovvio, siamo sempre a fumare e andare a spasso insieme, qualcuno avrà voluto fare una battuta cattiva. Proprio un coglione tipico di questa cittadina di merda!". Lui replicò: "Ho cancellato subito, comunque...". Bene",dissi, "Se mi garantisci che la scritta non ha connessione con quello che sai, allora è solo una cattiveria gratuita di qualche idiota e senza scandali.". La mia spiegazione era la più logica e probable. Era impossibile che Marco avesse raccontato la nostra avventura galante a qualcuno e io pure, ero una tomba, a proposito.
    
    Nonostante tutto, quell'episodio mi fece soffrire. Probabilmente anche io, se avessi visto due sempre insieme,
    
    avrei pensato, dopo un po', che ci fosse altro, oltre l'amicizia. La stessa cosa, si badi bene, non accade tra le
    
    donne, che seppur fanno culo e camicia a scuola, raramente vengono accusate di essere lesbiche. Per i maschi
    
    c'è una soglia di tolleranza più ristretta e probabilmente Marco e io la avevamo superata.
    
    Decisi di ...
    ... agire.
    
    Per prima cosa feci il bilancio della mia amicizia. Il nostro rapporto non era di parità, ma veramente sbilanciato. La
    
    maggior parte delle volte ero io a sacrificare le mie scelte per accontentare le decisioni di Marco. Per di più lui era
    
    un egoista che faceva il bello e cattivo tempo e questo comportamento trovava im me un quieto amico che non
    
    cercava litigi. Infine, la scuola superiore stava per terminare e non volevo inquinare l'università continuando a
    
    frequentarlo con quel ritmo assurdo.
    
    Il mio primo giro di vite fu a scuola. Non scesi più per la ricreazione e se lo facevo, andavo in compagnia di altre
    
    persone, come dentro a una scorta. All'uscita da scuola me la svignavo a razzo, essendo al piano terra, evitando
    
    così di aspettarlo. Poi ridussi le telefonate di rito che ci facevamo alle 15.00 per organizzare la passeggiata serale.
    
    Se telefonava lui o se passava a casa per cercarmi, avevo dato ai miei genitori istruzioni di dire che ero fuori per
    
    una ricerca con altri compagni di classe. Anche la mattina, uscivo presto di casa per andare al bar a fare colazione
    
    in santa pace, leggere il giornale e poi recarmi a scuola cinque minuti prima della campanella. Adoravo quella
    
    risposta così netta alla sua possessività. Immaginavo, gongolante, quanto si potesse sentire solo senza il gonzo da
    
    portare a spasso col gunizaglio.
    
    Un pomeriggio, che realmente stavo tornando dal fare una ricerca, lo vidi in lontananza: rotta verso casa mia. Lo ...