1. Startrail con Dolomiti – 6


    Data: 03/07/2021, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... indipendente, ma quando parlò usò quella voce che avevo sentito diverse volte in passato e che lasciava intendere che la soluzione al problema che l’assillava mi era appena stata delegata. – Trovarti finalmente un uomo con i coglioni che ti ami, ti tenga in riga e non te le dia tutte vinte – risposi, invece. Lei volse la testa verso di me. – E che sappia fare belle foto. E mi scopi come merito – aggiunse, e questa volta l’accento delle sue parole lasciarono intendere ben altro rispetto a prima. Mi resi conto solo in quell’istante che, probabilmente mentre ero andato a prenderle il bicchiere d’acqua, aveva abbassato di un buon cinque centimetri la zip del corpetto, lasciando scorgere il solco dei seni generosi. Mi fu necessario uno sforzo doloroso per distogliere lo sguardo da quell’inaspettato quanto gradito spettacolo e continuare ad assumere un atteggiamento di leggera altezzosità nei confronti dei problemi di Gala. – Saprai trovare un uomo che abbia quelle qualità, se cerchi bene. Forse la ragazza pensò che non fossi caduto nella trappola che aveva disposto sul suo petto, quindi afferrò il cursore della zip e l’abbassò un altro po’, mostrando meglio quello che celava sotto il ...
    ... corpetto. Evidentemente da quelle parti nessuna portava il reggiseno, constatai. Mi si avvicinò con il viso, appoggiando una mano su una mia guancia. – Ma io l’ho trovato quell’uomo. Restai impassibile, sebbene provassi un’ondata di calore in diverse parti del corpo, comprese le orecchie. Il cuore iniziò a battere con forza maggiore. – Uomo? Se non sbaglio, mi hai definito “stronzo”. O “pezzo di merda”, adesso non ricordo con prec… Ammetto che essere zittito dal bacio di una donna fu un’esperienza nuova ma che mi dispiacque non averla vissuta anche in precedenza. Gala non perse tempo ad assaggiare le mie labbra o a dimostrarsi, o anche solo a fingersi, di pentirsi di aver fatto quella mossa azzardata: la lingua scivolò nella mia bocca, esplorando la superficie dei denti e incontrando la mia, che subito l’accolse strusciandosi contro come farebbero due gatti innamorati. La ragazza appoggiò una mano sulla mia nuca decisa d’impedirmi di allontanarmi da lei, ma non l’avrei fatto comunque nemmeno se avessero usato un piede di porco, infilandolo tra le nostre bocche.
    
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