1. Probo, amico mio (col cazzo enorme)


    Data: 14/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    ... Io e Mina uscimmo proprio mentre entrava il signore, deluso di rimanere solo con Probo. Ci fu giusto il tempo di farsi la doccia e Probo uscì. Io mi stavo asciugando in disparte, Probo era vicino a Mina ma non troppo. Con l’asciugamano sulla faccia, le sussurrò qualcosa. Poi si avvicinò a me e mi disse di aspettare lì. Lei andò nello spogliatoio delle donne e lui in quello degli uomini. Credo si siano incontrati nel corridoio fuori dagli spogliatoi.
    
    Mi sdraiai, fingendo di rilassarmi (avevo il cuore a mille invece) e aspettai. Dopo cinque minuti mi convinsi che c’era ancora tempo. Stavano trattando. Avrebbe fallito. Dopo dieci iniziai a pensare che forse se la stava scopando. E in quel momento Probo si affacciò dallo spogliatoio degli uomini e mi fece cenno di andargli incontro.
    
    "È fatta cazzo!"
    
    "Dai?"
    
    "Sì! L'ho convinta"
    
    "Come hai fatto?"
    
    "Poi, poi te lo dico. Ci sta aspettando"
    
    "Ci?"
    
    "Sì, sì, poi te lo dico"
    
    "Sei entrato nello spogliatoio delle donne?"
    
    "Sì, sì, andiamo"
    
    "Ma te la sei fatta?"
    
    "Da solo? No, no, aspettavo te. Poi ti spiego. Andiamo"
    
    Mi vestii in fretta e furia e seguii il mio maestro fuori dagli spogliatoi. Lei non c'era. Poi fuori dal centro. Lei non c'era. Andammo in macchina. "Ma dov'è?", chiesi. "Se tutto va bene", disse prima di imboccare una stradina a senso unico, "eccola!". Ci aspettava dando le spalle all'imbocco della strada, fumando una sigaretta. Accostammo e lei si girò in modo da continuare a darci le ...
    ... spalle. Probo abbassò il finestrino e disse: “Siamo noi”. Lei buttò la sigaretta e salì dallo sportello posteriore.
    
    Non disse una parola, ma rimase un po' accucciata.
    
    "Fa la timida quando ci sei tu", mi disse Probo. "In realtà è una gran troia"
    
    Mi ero decisamente perso qualcosa e non sapevo come rispondere. Come si era passati da quel flirt quasi pudico sfociato in un pompino imbarazzato a "è una gran troia"?
    
    Adesso eravamo sulla statale, larga, anonima, senza case o persone che potessero riconoscerci. Lei era seduta in mezzo, nel sedile posteriore. Lo specchietto retrovisore era completamente abbassato. "Guarda", mi disse Probo, indicandomi col dito di guardare dietro, in basso. "Ha fatto come le ho detto". La signora Mina indossava il suo bel vestitino casto, ma era alzato ben sopra le ginocchia e sotto non aveva le mutande. Nulla che non avessi già visto, ma adesso era tutta un'altra cosa. Qui era proibito. Lì era nudismo. Qui era solo sesso, puro sesso. “Vuoi un invito scritto?”, mi chiese Probo.
    
    La guardai come se dovessi chiedere: “Posso?”. Mi guardò come per dire: “Non chiederlo più”.
    
    Sganciai la cintura e mi girai, mezzo piegato su me stesso mi gettai con la faccia tra le gambe della signora. Non ero ancora del tutto sicuro, ed ero anche un po’ scomodo, ma quando Mina mi mise entrambe le mani sulla testa, tirandomi ancora più a sé, mi persi nel suo pelo.
    
    Smisi di leccare la figa quando era ormai fradicia e la macchina era ferma. Dalla statale, Probo ...
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