1. Probo, amico mio (col cazzo enorme)


    Data: 14/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    Probo, amico mio
    
    Probo ed io eravamo amici prima del liceo, durante e dopo. E siamo amici ancora. Il nome Probo deriva da una lunga storia che riguarda l’ora di ginnastica, lo spogliatoio, gli scherzi dei ragazzi, l’ora di latino e probo-proboscide. Era già grosso ed era già un cazzone (in tutti i sensi). Il suo cazzo poi si è stabilizzato a ventisei centimetri di lunghezza - misurato davanti a diversi testimoni - ed è largo... non saprei dire quanto, ma dico: tanto. L’ultima volta che l’ho visto (il suo cazzo, non lui), eravamo in un centro termale dove mi ero lasciato trascinare e dove, sebbene in Italia, si tollerava la tradizione nordeuropea di nudità integrale nell'area dedicata alle saune e ai bagni turchi, con la sola eccezione per la vasca idromassaggio. Io mi sentivo a mio agio col mio corpo. Ma sapevo che vicino a lui, sarei sembrato un bambino.
    
    Alle terme c’era un rapporto di circa due uomini per ogni donna. Molti erano anziani. Notai come il nudismo fosse ben accetto e se tutti gli uomini erano nudi, tra le poche donne, poco meno della metà erano nude o in topless.
    
    "Io parto all'attacco", disse Probo. Col costumino a mutanda nella tasca dell'accappatoio si diresse, ed io a ruota, verso l'idromassaggio, dove parlottavano due ragazze della nostra età (o forse un paio d’anni più grandi), una col pezzo del costume di sopra in vista, l'altra col seno scoperto non troppo in vista. Probo salì le tre scalette in teak, andò all'appendino e sfilò l'accappatoio. ...
    ... Lo appese e si girò facendo finta di dimenticare la regola che prevedeva i genitali coperti all'interno della vasca. "Oh, giusto", disse. Intanto il danno era fatto. Si girò per prendere il costumino nella tasca e metterselo dando le spalle alle ragazze. Il primo tentativo fallì anche se avevo osservato le reazioni delle ragazze: ipnotizzate. Poi però Probo cominciò a parlare e le fece scappare. Le ragazze, con la scusa di essere nella vasca da troppo tempo si alzarono e quella in topless ci fece vedere finalmente quanto già si intuiva: aveva due bocce enormi, ballerine e rotonde.
    
    "Fighe di legno", si limitò a commentare Probo. Si rimise a caccia con gli occhi. Mentre fingeva di rilassarsi, studiò per cinque minuti i movimenti di tutte le donne presenti e anche degli uomini, perché non ne voleva troppi in mezzo ai piedi. La sauna era appena stata lasciata libera da tre uomini e da quando eravamo arrivati noi nessuna donna ci era stata. Era quello il momento di attaccare, e di farlo in grande stile. Secondo lui, chiunque fosse entrata dopo di noi, sarebbe entrata per vedere un po' di carne buona.
    
    Ci precipitammo fuori dalla vasca e ci levammo i costumi. Entrammo nella cabina e aspettammo. Inutile dire che il cazzo di Probo ciondolava senza vergogna e in pochi sul nostro tragitto dalla vasca alla cabina non lo notarono. Seduti sui nostri asciugamani, nudi e a gambe larghe, con i gomiti sulle ginocchia, in attesa di iniziare a sudare. Passarono due minuti di clessidra e da ...
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