1. Probo, amico mio (col cazzo enorme)


    Data: 14/06/2021, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pato3, Fonte: Annunci69

    ... minimo minimo.
    
    "Vi lascio soli?"
    
    "No, resta. Non serve", disse Probo con il cazzo barzotto. Era pazzesco.
    
    Guardai la signora: "Se vuole vado"
    
    "Ragazzi, io... non posso. Vorrei... vorrei. Io, adesso... vorrei. Ma non posso. Poi qui..."
    
    "Andiamo via da qui", disse Probo sicuro.
    
    "E dove?", chiese lei.
    
    "In un posto sicuro"
    
    "Siete di qui?"
    
    "Non proprio, ma non siamo lontani"
    
    "Oddio", si portò una mano alla fronte come se fosse posseduta da una forza estranea e non era davvero lei che stava cercando il modo di tradire il marito con Probo. Con Probo e me? Non lo sapeva neanche lei. Era eccitata e principalmente lo era per Probo ma c'ero anche io lì e non ero da buttare via e lei era così eccitata. Di norma non si sarebbe concessa a uno, solo perché era lì in sovrannumero, non si sarebbe concessa per mera gentilezza. Di norma non si sarebbe concessa e basta. Anche se non era proprio la prima volta che tradiva il marito. Ma era con un uomo della sua età, imparagonabile a quei due ragazzi spettacolari. Già avere me sarebbe stato fuori dalla sua portata secondo lei (e non era così), ma Probo. Probo era un dono del cielo, ecco perché si sentiva così.
    
    "Non dobbiamo fare niente", disse Probo avvicinandosi. "non stiamo facendo niente", avvicinandosi pericolosamente. La sfiorò col cazzo. Eravamo stati in piedi per tutto quel tempo. "Ci possiamo solo sedere vicini e continuare a chiacchierare... e sudare"
    
    Lei sfiorò il cazzo di lui con il dorso della mano ...
    ... e continuò a dire che lei era vecchia e lui giovane.
    
    “Ti piace?”, chiese lui pressandolo contro la sua mano.
    
    Lei non rispose ma continuò a muovere il dorso su e giù.
    
    “Stringilo”
    
    Lo prese in mano e sospirò "Oddio!". E intanto quel cazzo si gonfiava fino a mostrare la sua massima potenza. Fosse entrato qualcuno sarebbe stato difficile da nascondere quel cannone, così, senza che nessuno mi dicesse nulla, mi avvicinai alla porta per vedere (per quanto si possa vedere con la nebbia del bagno turco) se si avvicinava qualcuno.
    
    Con una mano stringeva come poteva quel cazzo, con l'altra mano gli accarezzò il petto e gli disse: "Tesoro mio, che posso fare con un cazzo così? Mi mandi all'ospedale!"
    
    "No, sono molto delicato, sai?", le disse accarezzandole il seno.
    
    Lui era venti centimetri più alto di lei e col cazzo puntato verso l'alto, a lei bastò chinarsi di poco per baciargli la punta. Poi sorrise e se lo appoggiò su una guancia. Infine prese in bocca tutta la cappella, ed era già uno bello sforzo per le sue mandibole non proprio allenate.
    
    Tenendo il cazzo in mano, accanto alla sua faccia, si chinò verso le palle sussurrando "Oddio", ancora incredula e si mise a baciarle. "Senti come sono gonfie!", disse lui.
    
    "C'è qualcuno” dissi io, che ero solo spaventato di essere complice di una cosa che sarebbe finita sui giornali locali. Ma avevo effettivamente visto un'ombra.
    
    “Uscite, aspettatemi qui davanti”. Probo andò a sedersi in modo da nascondere l’erezione. ...
«1...345...8»