Probo, amico mio (col cazzo enorme)
Data: 14/06/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pato3, Fonte: Annunci69
... fuori si vide un'ombra fermarsi accanto alla porta, vicino all'appendiabiti. 'Fa che sia una donna, una qualsiasi!', pensai. Un altro uomo ci avrebbe rovinato il gioco. 'Sono ciabatte rosa! Evvai!'
Si aprì la porta e si presentò davanti a noi, con il costume e l'asciugamano bianco una bella signora che avevamo notato. Una signora sulla sessantina, o forse qualcosina in meno. Era piena ma non grossa. Era bella e aveva i capelli di varie tonalità di rosso. Era molto abbronzata.
Si guardò intorno, noi eravamo seduti uno di fronte all’altro sugli scaloni di legno più alti (erano due in tutto). Scelse di sedersi dal mio lato ma sullo scalino più basso. Sistemò con cura l'asciugamano e poi disse: "visto che siamo tra di noi...". Che voleva dire? Voleva dire "tra di noi nudisti". Si abbassò le mutandine del costume floreale e potei vedere il piccolo triangolino di pelo curato, contornato dalla pelle bianca che si contrapponeva a quella abbronzata. Piegò le mutande e le ripose su un angolo del suo asciugamano. Poi sfilò il reggiseno dando le spalle a entrambi, rivolta verso la porta d'entrata. Non c'erano segni dell'abbronzatura sulle spalle, ma quando si girò per sedersi sul suo asciugamano, con le gambe sigillate, vedemmo il contrasto tra la carne abbronzata e quella bianca, che risaltava i capezzoli nocciola turgidi.
Probo era straordinario, adesso era piegato leggermente all'indietro, con il peso sulle braccia e i muscoli tirati, ora le gambe erano chiuse e, non a caso, ...
... aveva messo il cazzo in modo tale che ricadesse di lato sulla coscia, come un dannato salame. Era uno spettacolo della natura. Rivolse la testa verso l'alto e appena lo fece, la signora, che forse aveva gli occhi socchiusi e aveva notato quel movimento, aprì gli occhi e lo guardò avidamente. E deve anche essersi accorta che io la stavo guardando perché fingendo nonchalance si girò verso di me come se stesse solo guardando tutto ciò che le stava attorno, come se non fosse sensibile alla differenza tra un muro e un giovane uomo superdotato. Mi sorrise e soffiò come a dire: "Fa caldo, eh?". E faceva caldo. Anche io, come Probo ero già imperlato di sudore, anche io giovane e muscoloso, ma senza un mostro fenomenale tra le gambe. La signora stava iniziando solo allora a sudare.
Sentendo il soffio Probo tornò a guardarla e le sorrise. Lei sorrise di rimando e poi si girò nuovamente verso di me. Mi sorrise e io le sorrisi. Passammo qualche secondo a sorriderci come se fossimo in un ascensore. Ma nudi e sudati.
Fummo interrotti poco dopo, dall'ingresso di un signore, anche lui nudo. Non sembravano conoscersi, se non di vista. La signora si sdraiò a pancia in giù e poi cominciò a parlottare col vecchio. Noi intanto avevamo iniziato a sudare troppo e uscimmo. Non senza prima godermi ogni movimento sensuale della signora che si china con le tette penzoloni per stendere in lungo l’asciugamano; non senza prima vederla stendersi schiacciando i seni e divaricando leggermente le gambe. ...