1. Lezioni private o dominate?


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    ... il mio sesso inumidirsi… e reagire a quelle insistenti carezze… sul seno, sul collo, sulle… mmmmhh… braccia. Poi è… sceso sul… oohh… mio ventre…” Jessica si ferma, la bocca aperta, il corpo è percorso da un lungo fremito, il professore sta spingendo a fondo le dita, senza pietà, dentro di lei, la sente venire attorno ad esse, continua a penetrarla finché la sente rilassarsi e placarsi. Tira fuori la mano, la osserva soddisfatto e infila le dita tra le labbra di Jessica. Lei le accoglie, le lecca, le succhia, lo guarda negli occhi. Lui sente il calore della sua bocca avvolgerlo. Rimane qualche istante dentro le sue labbra, dentro i suoi occhi, prima di tirare via la mano. “Ricomincia a leggere Jessica”
    
    “Poi è sceso sul mio ventre, lento, fino ad arrivare al mio monte di venere. Si è fermato e ha posato la bacchetta. Ha afferrato il plug e lo ha ricoperto di gel lubrificante. Mi ha chiesto di alzarmi dalla sedia.” il professore è fermo al suo fianco, slaccia la cintura e apre la patta, libera il suo cazzo, prende la mano di Jessica e la posa su di esso.
    
    “Continua a leggere… e masturbami” Jessica obbedisce. Lo sente pulsare fra le sue dita, ci scivola sopra leggera, con il pollice solletica il glande umido e caldo.
    
    “Ho sentito il freddo gel sul mio buchetto, lo ha sparso piano e subito dopo ho sentito il plug entrare in un solo colpo. Ho emesso un gemito incontrollabile ma non ho smesso di scrivere. Ho sentito i suoi occhi sul mio sesso. Ho sentito l’eccitazione ...
    ... pervadermi“.
    
    Il professore afferra il plug per la base, inizia a farlo entrare ed uscire, facendo ansimare e gemere Jessica. Lo sente scivolare con facilità dentro e fuori, segue il ritmo della mano di Jessica sul suo cazzo fino a quando non decide di toglierlo. Lo lascia cadere a terra e subito dopo infila due dita dentro di lei facendola gemere più forte.
    
    “Jessica, mia splendida Jessica…” pensò il professore mentre con le dita la penetrava nel modo più proibito. Avrebbe voluto mantenere il contegno necessario per esercitare il suo ruolo, ma non c’era niente da fare, la sensualità innocente e perversa allo stesso tempo della sua allieva gli faceva perdere la testa.
    
    Mentre Jessica leggeva aveva notato un dettaglio importante nel suo testo, un appiglio per il prossimo passo nel loro gioco.
    
    “Jessica rileggi la seconda frase del tuo scritto per favore.”
    
    La ragazza, ansimando, eseguì: “Mi sono messa a scrivere mentre lui è andato in un altra… Oh no…”. Il professore avvertì una stretta intorno alle dita che stavano continuando a penetrare Jessica, “Professore mi è sfuggito l’accento, mi scusi tanto”.
    
    “Jessica… è un apostrofo, non un accento. Questi errori, come sai, vanno puniti. Quando te lo dico io inizia a ripetere – Professore mi perdoni per la mia distrazione – per dieci volte.”
    
    Il professore estrasse le dita dal corpo di Jessica e iniziò a cospargersi il sesso di lubrificante. Reggendolo saldamente con una mano, appoggiò quindi la punta del pene sull’ano di ...
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