1. Lezioni private o dominate?


    Data: 12/06/2021, Categorie: Etero Autore: Benvenute1, Fonte: Annunci69

    Riguardò svogliato lo schermo del suo portatile poi si lasciò andare all’indietro sulla sedia. Quel pomeriggio non riusciva a concentrarsi, tormentato dal senso di insoddisfazione. Più si distraeva e meno riusciva a lavorare; meno lavorava, più la sua insoddisfazione cresceva e con essa il tormento. Si alzò in piedi e andò alla finestra a guardare cosa succedeva in strada, in cerca di ispirazione.
    
    Si sorprese a pensare a Jessica, a quanto avrebbe voluto vederla arrivare in quel momento. Col suo passo incerto avrebbe attraversato il marciapiede e sarebbe arrivata davanti al portone di casa. La sua voce timida l’avrebbe annunciata al citofono, poi il suo entusiasmo avrebbe riempito la stanza, la sua passione per quello che scrivevano insieme gli avrebbe fatto tornare quella voglia di vivere che in questo momento gli mancava.
    
    Ripensò al culo di Jessica, alla punizione che aveva sopportato durante il loro ultimo incontro e a come aveva goduto deliziosamente, mentre la penetrava con un fallo di plastica. Sentì il cazzo gonfiarsi nei pantaloni man mano che il ricordo gli si disegnava in mente. Pensò di masturbarsi.
    
    Poi però capì che avrebbe voluto di più, si chiese se Jessica sarebbe stata libera quel giorno, se sarebbe potuta venire da lui.
    
    Tornò al computer e le scrisse un messaggio:
    
    Cara Jessica,
    
    ho avuto un’idea per una nuova esercitazione che vorrei tu svolgessi qui nel mio ufficio. È un’idea che mi piace molto e vorrei metterla in pratica il prima ...
    ... possibile, credi di riuscire a venire già oggi? Perdonami lo scarso preavviso.
    
    Inviò il messaggio e iniziò ad attendere la risposta con eccitazione. Pensò che il rapporto con quella ragazza si stava facendo pericolosamente intenso, che si stava affezionando teneramente a lei, come un professore non avrebbe dovuto fare con un’allieva. Allontanò il pensiero e rimase ad aspettare, elaborando i dettagli dell’esercitazione nella sua fantasia.
    
    Le mani salde sui glutei, le unghie laccate di porpora affondano appena nella pelle. Lo trattiene a sé e il suo capo si avvicina e si allontana dal suo pube con un moto leggermente ondulatorio; Jessica fa affondare il cazzo in gola con un ritmo crescente, lui trattiene appena i gemiti, appoggiato al muro, il capo abbandonato indietro, gli occhi chiusi, completamente conquistato dai movimenti della sua bocca.
    
    “Hey… io… sto per venire… cazzo… sei fantastica…” Jessica succhia con più vigore, due colpi e poi afferra la base del cazzo con la mano, posa il glande sulla lingua e inizia a masturbarlo. Si guardano per qualche istante poi tre fiotti in sequenza si posano sulla lingua di Jessica, rallenta il ritmo, lo accarezza piano, lo spreme, richiude le labbra e poi passa la sua lingua leggera sulla cappella. Il ragazzo le afferra il viso fra le mani e si china a baciarla. Un trillo di campanella irrompe nel silenzio dello stanzino. Jessica si alza di scatto.
    
    “È il mio cellulare! Dove l’ho messo?” Si guarda in giro in agitazione.
    
    “Dai… ma ...
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