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Soggiogata da dante e lidia
Data: 23/05/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Giulia2001, Fonte: Annunci69
... mentre non smetteva il sul lavoro di bocca sul cazzo di Dante. Iniziai a toccarmi. La visione di Lidia era troppo erotica per non farlo. "Lidia, ora tocca a lei." disse Dante. Senza nemmeno rispondere, lei mollò la presa sul suo cazzo e sempre in ginocchio si spostò tra le mie gambe. Con delicatezza disarmante prese la mia mano e la spostò, sostituendola con la sua bocca. Era la prima volta che una donna mi leccava e baciava la vagina. Fu una sensazione sconvolgente. Ancor più sconvolgente pensando che Dante fosse li a guardarmi. Si era spostato dietro a Lidia e gli accarezzava dolcemente i capelli. Lei continuava a roteare la lingua sul mio clitoride, poi si spostava più in basso e leccava gli umori che fuoriuscivano dalle mie labbra mentre mi penetrava con due dita. Ero un lago. Dante mi guardò fisso negli occhi e mi disse: "Ora puoi venire." Come finì di dirlo, inarcai la schiena sdraiandomi sulla scrivania, mentre le mie mani cercavano invano un appiglio che non c’era. La mia mente era su un altro pianeta. "Spogliala" sentii dire mentre ero ancora in trans. Lidia mi aiutò ad alzarmi e mi abbassò la zip del vestito, poi mi slacciò il reggiseno. Infine mi tolse del tutto le mutandine. Nonostante avessi già avuto l’orgasmo più sconvolgente della mia vita, mi sembrò quello il momento esatto in cui ogni pudore ed ogni coscienza scivolarono via da me. Quelle mutandine avevano rappresentato l’affermazione della mia volontà, l’ultimo mio sforzo per ...
... non sottomettermi del tutto a quell’uomo così… così… Non sapevo nemmeno come definirlo. Quando fui completamente nuda, lui si rimise appoggiato alla scrivania. Era ancora vestito, con il membro eretto fuori dalla zip, così come lo aveva lasciato Lidia prima di dedicarsi a me. Lei mi spinse delicatamente verso il basso e mi fece mettere carponi. Impugnò il cazzo di Dante ricominciando a segarlo molto lentamente. Mi fece avvicinare, ma senza toccarlo. Sentivo il suo odore, vedevo la sua cappella violacea a pochi centimetri dalle mie labbra. Sentivo la mano di Lidia tenermi per i capelli, sentivo i suoi seni nudi premere conto il mio braccio. "Spogliala" mi chiese Dante. Non risposi. Continuavo a guardare quel cazzo e poi gli occhi ipnotici di Dante, ero come inebetita. "Vuoi il mio cazzo? Vuoi essere Lidia?" Non risposi neanche questa volta. Sentii Lidia che mi dava un piccolo bacio sulla guancia e poi mi sussurrava all’orecchio: "Diglielo. Digli che vuoi sentirlo in bocca. Digli che vuoi che ti copra il viso di sborra." Quelle parole così volgari furono come una scossa elettrica. Ebbero il potere di farmi trasalire. "Lo voglio in bocca." dissi con un filo di voce. "Come? Non ti ho sentito." "Voglio che mi vieni in bocca." dissi guardandolo negli occhi. Sentivo la mia voce come se provenisse da un’altra persona, ma in realtà mi accorsi che era davvero quello che volevo. Volevo provare l’eccitazione e l’umiliazione che avevo visto nel video di ...