1. Eneide Postmoderno – Della resa dei conti


    Data: 22/05/2021, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... guardò. Improvvisamente, lei notò che sorrideva.-Invero, mi domandavo quando l’avresti fatto, Tia.-, disse lui.-Lieta di non deluderti. Ma resta che secondo le vostre leggi, il comandante é Cassius.-, ribatté lei.-Così é. Ma le nostre leggi dichiarano che nessun comando può essere assunto tramite tradimenti o per coercizione o tramite omicidio e corruzione.-, fu la replica. Tia sentì il sangue abbandonarle il viso, la rabbia che la scuoteva facendole quasi dimenticare il senso di quelle parole.“Lo sa. Sa quel che ho fatto…”, realizzò. Si accorse di quanto non le importasse.-Il comando mi fu affidato, votato da codesta gente che ora inneggia a te, o Janus.-, insorse Cassius, -Certamente comprenderai che una simile accusa richiede prove e testimoni!-.-Io vidi il corpo di Sullastius!-, esclamò Maghera al di sopra della folla vociante, -Ucciso da un arma licanea, la tua!-, il dito indice della giovane puntava Cassius come una freccia incoccata.La folla prese a rumoreggiare ancor più. Tia urlò dinieghi che furono inghiottiti dal clamore.-Quant’é comoda sifatta testimonianza da parte della donna che tanto docilmente apre le gambe per te, o Janus!-, esclamò Ossius, -Invero essa é valida? Chiedo se vi sono altre testimonianze!-.-La mia. Pongo la mia vita sul filo di lama!-, esclamò Asclepia.-La tua vita, nobile Apotecaria? Anch’essa una convincente messinscena, considerata la tua aperta ostilità alla nomina di Cassius.-, replicò Ossius, -Due testimonianze decisamente poco ...
    ... attendibili e senza prove… Son ben deboli e poco s’adatterebbero a un tribunale licaneo!-.La folla taceva. Janus sospirò. Sul ponte avanzò una figura.-Brutus! Fratello! Invero hai da giustificare la tua assenza!-, esclamò Cassius.Brutus non lo guardò neppure. Sguainò il proprio pugnale, puntandoselo alla gola.-Io proverò onta per l’eternità, sicché concessi il mio braccio e la mia lealtà alla più cupa e turpe trama mai ordita da uomini! Cotanto il disonore che decido quivi e ora di entrare nelle sale del giudizio.-, disse.-Che stai dicendo?-, domandò Tia, il viso bianco per lo shock e il labbro tremulo.-Io, Cassius, il defunto Aniseus, Betea e Ossius fummo convinti dalla qui presente Tia, dell’Isola di Gunkal a tradire la fiducia che Janus ripose in noi. Con inganno e meretricio essa ci ha indotti a tradire il più sacro dei vincoli che giurammo sulle fumanti rovine della patria che fu nostra!-, esclamò Brutus.-Menzogne! Bugiardo!-, ringhiò Tia.-Invero, tali epiteti valgon ben per te, sicché non ti facesti problemi a prostituire il tuo corpo convincendo noialtri a prostituire la nostra lealtà!-, esclamò l’uomo di rimando.-Brutus! Anche tu!-, esclamò Cassius. Il morituro sorrise tristemente.-Addio, Cassius! Ti aspetterò nell’Ade, laddove i traditori scontano la condanna che fu loro.-.Detto ciò, Brutus abbassò il pugnale trafiggendosi tra due costole. Crollò sul ponte senza un gemito. Si fece silenzio mentre il grido dei gabbiani pareva lamento funebre.-Il sangue di ben tre vite bagna ora ...
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