Beyond the White: Indian Target
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... Con ancora in pugno il frustino, Dalima Kothil morse il labbro di Jhon. L’uomo interruppe il bacio. Il ceffone partì automatico. La donna incassò rispondendo a sua volta con una sberla. Sorrise. Anche lui sorrideva. Puro delirio sadomasochistico. Il sesso di lui era un pilastro come pochi altri. L’indiana si sorprese al sentirsi così eccitata da quell’uomo che ora, era sceso a mordere e leccarle i capezzoli dopo averle aperto l’abito. Veli e vestiti venivano rapidamente abbandonati sul pavimento. Con una sola mano libera per entrambi era difficile, ma lasciare la presa era per entrambi impensabile. Avrebbe significato cedere. E nessuno dei due intendeva farlo. Per adesso. La mano libera di Dalima stringeva il sesso di lui, quella di Jhon aveva preso a scendere, a scostare strati. Trovò il modo di sciogliere il sarì. Diede la strappata incurante della possibilità di lacerare il tessuto, esponendo l’intimo cache-sexe che celava la vulva dell’indiana. Dalima rise deliziata. Che foga! Quel tizio non doveva scopare da parecchio. E a lei non dispiaceva l’idea. Ma solo se fosse stata lei a comandare. La seconda passata strappò il cache-sexe. Dalima alzò i piedi uno alla volta. Stesso fece Jhon. Via i sandali e liberi dai vestiti caduti. I loro respiri si mescolarono ancora. Occhi negli occhi. Una sfida, ancora. Suo malgrado, Dalima ne era affascinata. Quell’uomo esigeva il controllo! Mai! -Allora, bastardo?-, chiese lei. Lui sorrise. E agì. La percezione di Dalima slittò, così come ...
... anche lei. Jhon Kingsword andò in presa sul braccio della giovane. La sbilanciò facendola cadere sul letto. Le strappò il frustino di mano. Dalima imprecò. Non era previsto, e non intendeva permetterlo! Era lei che comandava! -Figlio di…-, iniziò. Cercò di colpirlo ma lui la girò, senza badare ai suoi attacchi. Troneggiò sopra di lei, immobilizzandola sul letto. Recuperò qualcosa da terra, allungandosi. Dalima sentì il suo sesso contro di sé. Si divincolò. Lo voleva, ma non così! -Adesso t’insegno le buone maniere, stronza.-, la voce dell’uomo tradiva l’eccitazione ma nient’altro. Lei tentò ancora di divincolarsi. Lui le bloccò un polso. Annodò qualcosa al polso. Dalima capì, il cache-sexe. Jhon Kingsword la legò una delle zampe del massiccio letto vittoriano. Dopo pochi minuti di lotta legò anche l’altra mano. Dalima imprecò. -Liberami, stronzo! Liberami o ti faccio scuoiare!-, ringhiò.
-Interveniamo.-, disse uno degli uomini di Patil. Lui e il collega assistevano loro malgrado a quella scena. Patil non si mosse, suo malgrado ipnotizzato dalle immagini hard sullo schermo.
-Non sprecare fiato. Tempo di rinegoziare, miss Kothil.-, Jhon Kingsword afferrò il frustino. -Figlio di puttana!-, ringhiò Dalima con voce che tradiva qualcosa in più oltre al fastidio. Jhon fletté il polso, andando a colpire le natiche di Dalima Kothil con una scudisciata. Il verso della donna fu un gemito di misto piacere e dolore.
Patil sentì i pugni chiudersi. Mai, mai, mai avrebbe creduto di ...