Paulo
Data: 15/05/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... avvicinarci il più possibile.
Gliela girai, gli morsi delicatamente le orecchie e scesi verso il collo sottile.
Ansimava e combatteva sotto di me, le sue unghie si affondarono nella schiena, i suoi fianchi spinsero verso l’alto.
E poi sentii il suo cazzo premere con forza contro il mio e capii dove volevo andare poi.
Mi misi a sedere, il mio uccello sporgeva duro ed orgoglioso dalla massa dei miei peli neri, le mie palle spalancate sui suoi pantaloncini.
Si sollevò a guardare in basso, ansimò di nuovo e il suo sorriso si allargò da orecchio ad orecchio.
Mi spostai indietro, facendo scorrere un dito lungo il suo petto piatto, fermandomi solo per muovermi intorno ai suoi capezzoli prima di andare sullo stomaco e fermarmi sotto l’ombelico.
Mi mossi tra le sue gambe, allontanandole ulteriormente con le ginocchia e tenendolo per i fianchi.
“Sei troppo gentile.”
Sussurrò.
“Sei troppo bello.”
Risposi.
“Non sono mai stato con un uomo gentile prima d’ora.”
“Ed io non ho mai conosciuto tanta bellezza.”
Mentre dicevo questo, feci scorrere le dita sotto la cintura dei suoi pantaloncini e toccai i tumuli elastici del suo fondoschiena. Tenendo i pollici in avanti sentii le ossa dei fianchi sporgere nel palmo delle mie mani.
Cominciai a tirare giù i pantaloncini lentamente, rivelando, una frazione alla volta, i peli corti e scuri sottostanti fino a quando non comparve la base del suo pene. Mi fermai e lo guardai.
Era appoggiato ai gomiti e ...
... mi guardava. Voleva che ne fossi contento. Sperava di non deludermi. Come avrebbe potuto?
Due giorni dopo che il giardino era stato trasformato, mi venne un’altra idea. Avevo bisogno di esercitarmi nel greco e, sebbene Paulo non fosse un madrelingua greco, avevo scoperto che potevo capirlo meglio di qualsiasi altro locale. Parlava greco, capiva cosa stavo cercando di dire e sarebbe stato in grado di correggermi quando avessi sbagliato. Quindi perche no...?
Un pomeriggio cercai sua sorella al bar e le chiesi dove potevo trovarlo. Lei parlava italiano, così come altre lingue europee, e così fu in grado di capire quello che volevo chiedergli
Gli telefonò seduta stante e fu fissato un appuntamento. Sembrava che Paulo e Ivo non avessero ancora trovato lavoro.
Spiegai alla sorella che sebbene non potessi offrire molto più di un paio d’ore alla settimana, avrei potuto offrire qualcosa; un po’di soldi e un po’ di aiuto con l’italiano se i ragazzi lo volevano imparare.
Lei tradusse tutto per telefono e fu deciso che Paulo sarebbe venuto da solo quella sera. Ivo sarebbe rimasto alla larga perché, come diceva lei, era bravo a scavare e tagliare la legna ma non molto in altro.
Avrei voluto dire che pensavo che sarebbe stato molto bravo a posare nudo per le fotografie, ma mi morsi la lingua.
Paulo arrivò alle sei e passammo i primi dieci minuti della nostra “lezione” di greco seduti sul divano a chiederci come iniziare.
Indossava jeans che sembrava fossero stati ...