1. Paulo


    Data: 15/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    Quando tornai dalla doccia era già a letto. Aveva abbassato il piumone facendolo quasi cadere a terra. Indossava solo i pantaloncini che gli coprivano l’inguine.
    
    Dai piedi del letto lo guardai.
    
    Mi sorrise ed inclinò la testa di lato.
    
    Parlavamo nella nostra lingua, non conoscevamo la lingua dell’altro. Lui era bulgaro ed io italiano.
    
    Ma capivamo cosa volevamo.
    
    Il suo sorriso mi invitò e mi sfidò; sapeva quello che volevo e mi stava dicendo che lui voleva la stessa cosa. La sua bocca era spalancata a rivelare dei denti candidi e gli occhi brillavano del loro profondo marrone scuro. Deglutì e il pomo d’Adamo si alzò nel collo sottile.
    
    Pensai alla sensazione dei suoi capelli corti e scuri e guardai la qualità quasi da cartone animato delle sue orecchie; troppo grandi, troppo carine.
    
    Pensai anche alle nostre differenze mentre guardavo il suo corpo. Avevamo vent’anni di differenza, lui era appena uscito dall’adolescenza. Il suo corpo era lungo e liscio, giovane e al suo apice, io avevo più peli, più esperienza e più peso.
    
    Lui poteva avere chi voleva, aveva la sua giovinezza e il suo aspetto, il potere di attrarre uomini o donne, giovani o vecchi.
    
    Io avevo gli svantaggi della mezza età; una linea di cintura allargata, l’insicurezza di prestazioni dubbie.
    
    Ma aveva fatto la sua scelta e mi aveva scelto.
    
    Alzò le braccia, le aprì per me e mi fece cenno di avvicinarmi.
    
    “Ti voglio.”
    
    Mi disse in greco ed io lasciai cadere la mia vestaglia sul ...
    ... pavimento.
    
    Nel momento in cui l’avevo visto al bar avevo capito che ne sarei diventato ossessionato.
    
    Era col suo amico. Erano due volti nuovi sull’isola e nel villaggio e sapevo che non erano greci.
    
    Erano seduti al bar a parlare con la cameriera, una ragazza che sapevo essere bulgara e, appena possibile, scoprii da lei la loro storia.
    
    Quello più alto e più scuro era suo fratello Paulo. Era arrivato da poco dalla Bulgaria con il suo amico Ivo. Paulo aveva vent’anni, mi disse e Ivo leggermente più vecchio. Entrambi erano venuti in Grecia in cerca di lavoro per evitare l’arruolamento nel servizio nazionale.
    
    Fino ad allora avevano trovato un posto dove vivere ma niente lavoro; quindi se avessi saputo di qualcuno che cercava dipendenti, potevo farglielo sapere?
    
    Paulo aveva già lavorato ad Atene e quindi conosceva il greco, ma il suo amico parlava solo bulgaro, quindi se avessero potuto lavorare insieme sarebbe stato ancora meglio.
    
    Dissi che avrei fatto quello che potevo.
    
    Un paio di sere dopo, di nuovo al bar, ebbi l’opportunità di parlare con Paulo, come meglio potevo con la mia infarinatura di greco.
    
    La gente del posto della nostra isola parlava con un forte accento, quasi impenetrabile, ma la sua voce era più morbida e il suo accento più chiaro.
    
    Gli chiesi se aveva trovato lavoro e rispose di no.
    
    Gli feci un’offerta. Avevo intenzione di sistemare il giardino, l’inverno si stava avvicinando e avevo bisogno di legna per il fuoco. Lui e il suo amico ...
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