1. Paulo


    Data: 15/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... spinsi verso il divano e lui artigliò quello che poteva prendere.
    
    “Sto…”
    
    Lo ignorai. Sapevo quello che stava per succedere. Lo tenni più stretto tra le mie braccia, seppellii la faccia nel suo collo. Sentii le sue mani afferrare la mia schiena, il suo cazzo gonfiarsi tra di noi, il prepuzio tirato indietro e la sua cappella rovente che sfregava contro i peli sulla mia pancia.
    
    E sentii le sue viscere contrarsi intrappolando il mio cazzo con la loro resistenza ma l’attrito mi fece solo avvicinare al momento.
    
    E poi sentii qualcosa nel profondo cedere e sapevo che non potevo fare nulla per fermarlo.
    
    Presi la sua testa e mi feci guardare. Sentii il suo cazzo sussultare tra di noi. Lo sentii grugnire.
    
    Spinsi più forte e la sua testa volò indietro.
    
    Ruggì e sentii il caldo zampillare del suo sperma che si faceva strada tra i nostri corpi.
    
    Tornò a guardarmi mentre schizzava e questa volta sorrisi.
    
    Il mio cazzo sembrava volerlo aprire mentre lo pugnalavo più velocemente e selvaggiamente.
    
    “Adoro scoparti, Paulo.”
    
    Grugnì in risposta, il suo cazzo si stava ancora scaricando sul mio stomaco.
    
    “Voglio sparare il mio sperma nel tuo buco stretto.”
    
    Ero fuori controllo.
    
    “Ti riempirò...”
    
    La mia cappella era in fiamme, non ce la facevo più.
    
    “Prendimi Giacomo!”
    
    Implorò.
    
    Il mio intero albero era in fiamme.
    
    “Fottimi...”
    
    Sentii che il mio sperma risaliva su per la lunghezza della mia asta, raggiungeva la cappella e infine schizzava ...
    ... dentro di lui.
    
    Grugnì a sentirlo. Strinse i muscoli attorno al mio cazzo che pompava.
    
    Sparai di nuovo.
    
    I nostri corpi sbattevano uno contro l’altro.
    
    Gridò.
    
    Lo baciai per fargli smettere di urlare.
    
    Il mio cazzo ebbe altri spasimi e gemetti nella sua bocca mentre sentivo il mio sperma caldo intorno al mio uccello.
    
    Spinsi di nuovo.
    
    Lui sussultò e mi strinse più forte.
    
    Gli ringhiai in gola e lasciai che il mio cazzo vomitasse ancora e ancora mentre lui accettava da me fino all’ultima goccia.
    
    E anche quando pensavo di non avere più niente da dare mi teneva dentro.
    
    Mi strinse il pene con i muscoli finché non ebbe tirato fuori da me l’ultima goccia di sborra possibile.
    
    Il suo pene era ancora duro tra noi. Il mio stomaco era bagnato. Le mie labbra erano ruvide. Mi facevano male le palle.
    
    Ansimando, sorridendo e accarezzandomi la schiena con le sue lunghe dita, mi fece scivolare le gambe dalla schiena fino a quando non fu disteso sotto di me.
    
    Il mio cazzo strisciò fuori dal suo culo mentre mi sdraiavo su di lui, carezzandogli i corti capelli ed ammirando la sua bellezza e la sua giovinezza. Stupito da ciò che mi aveva dato.
    
    Alla fine ci separammo e lui rimase sdraiato con la testa sul mio petto, le lunghe gambe attorno alle mie.
    
    Il suo uccello era ancora più bello da molle.
    
    Gli accarezzai la testa che giace sul mio stomaco unita a me da una striscia di sperma che rifiutava di asciugarsi.
    
    “Grazie”
    
    Mi disse. In italiano. 
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