1. Paulo


    Data: 15/05/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... spalancarono e le sue sopracciglia scure si sollevarono.
    
    “Perché...”
    
    Dovevo provarci?
    
    Iniziò a sorridere e chinò la testa. Guardandomi da sotto le sopracciglia in modo malizioso, batté lentamente le palpebre due volte.
    
    “Perché avevo un ragazzo.”
    
    Scosse di nuovo la testa, non capiva. In greco la parola per ragazzo è la stessa di fidanzato a meno che tu non chiarisca ulteriormente. Questo è quello che feci.
    
    “Avevo un ragazzo maschio.”
    
    Chiuse gli occhi lentamente come se avesse appena avuto conferma di una notizia spaventosa e deglutì a fatica.
    
    Tremavo mentre aspettavo, con il cuore che mi batteva nel petto e quella dannata vocina che rideva di me. Mi diceva che si sarebbe alzato e se ne sarebbe andato. Che aveva visto il mio inganno e che ora mi avrebbe odiato per la mia disonestà. Ma ero stato onesto con lui.
    
    L’ho guardai per un momento prima di dire: “Hai un problema?”
    
    Quando riaprì gli occhi la sua espressione era seria. Nessun sorriso, nessun battito di ciglia, niente che mi mostrasse quello che stava provando.
    
    E poi lentamente, in modo esitante allungò un braccio e appoggiò la mano piatta sullo schienale del divano. La guardò. La guardai. La girò con il palmo verso l’alto e mosse le dita due volte, facendomi un cenno, prima di appoggiarla di nuovo.
    
    Allungai la mano e la misi sulla sua.
    
    Immediatamente la strinse e diede uno strattone nervoso.
    
    Mi avvicinai.
    
    Lui fece lo stesso finché non fummo separati solo dal ...
    ... dizionario.
    
    Prese la mia mano tra le sue e la sollevò verso il suo viso. La tenne in aria e mi guardò negli occhi.
    
    “Posso?”
    
    Sussurrò.
    
    “Tutto quello che vuoi.”
    
    Alzò i fianchi dal divano mentre le mie mani facevano scivolare via i suoi pantaloncini e immediatamente il suo giovane cazzo si liberò. Schiaffeggiò contro il suo ventre scuro e liscio con un unico colpo, il prepuzio era tirato indietro per metà sulla cappella. Sotto aveva un paio di palle da rivaleggiare con le mie, anche più grosse ma meno pelose. Giacevano tra le sue gambe ed io lo spogliai dei pantaloncini. Non mi deluse. Non c’era niente in lui che potesse deludermi.
    
    Rimase appoggiato ai gomiti finché non risalii sul divano verso l’inguine, i nostri occhi erano fissi in quelli dell’altro.
    
    Fu solo quando mi chinai per annidare il naso sotto le sue palle che lo persi di vista. Lo sentii emettere un lieve sospiro quando il mio viso incontrò la sua carne calda e lo sentii rilassarsi.
    
    Le mie mani percorsero le sue gambe, appiattendo la leggera coltre di peli, fino a raggiungere i suoi fianchi.
    
    Affondai il viso più a fondo in modo che il suo sacco di palle pesanti mi coprisse gli occhi ed inspirai il dolce profumo di sapone e sudore. La mia lingua spingeva delicatamente mentre le mie labbra succhiavano la carne dura tra le sue gambe.
    
    Mi spostai su e giù fino a quando non piantai la bocca alla base del suo solido albero. Non appena cominciai a scivolare verso la punta le sue mani furono sulla mia testa. Mi ...
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