9. erica & fabrizio (2° parte) - Racconti Erotici

9. erica & fabrizio (2° parte)

... fretta e mentre si dedicava alla sua bocca e ai suoi seni, passando dal collo, il suo compare spargeva lacrime trasparenti e filanti sulla sua ostrica già ampiamente umida.

Ad un tratto, in un momento di lucidità, Erica realizzò che senza nessuno straccio di profilattico, con tutto quell’eccesso di ormoni e di bagnamenti il rischio di rimanere incinta ancor prima di farlo completamente, non era da prendere sottogamba e visto che lui era inesperto come lei, bisognava che l’unica in quel momento capace di essere pensante per entrambi prendesse la situazione in mano.

Doveva trovare una fondina, dove mettere al sicuro quel fucile con il colpo in canna, prima che esplodesse tutti i suoi proiettili.

Pensò a riprenderlo in bocca, per ripartire da dove aveva lasciato, ma poi un altro pensiero più intrigante fece capolino nella sua mente, anche se le dimensioni del membro di Fabrizio un po' la intimorivano e ne complicavano la riuscita.

Al sol pensiero, intuendo ciò che stava per accadere la sua rosellina iniziò a pulsare, aprendosi sempre di più, ma difficilmente il membro di Fabrizio sarebbe riuscito ad entrare senza la dovuta preparazione.

“Un po' mi imbarazza chiedertelo, ma avrei voglia di sentirti dietro di me che mi avvolgi e mi stringi con le tue braccia, facendomi sentire protetta.”

L’amo era stato lanciato e il pesce stava nuotando verso l’esca.

Fabrizio, si mise su un fianco dietro di lei e lei sempre sul fianco indietreggiando si sistemò tra le sue ...

... braccia che di colpo la cinsero stringendola a sé, inevitabilmente il glande di lui puntò verso la fessura delle natiche, che lei con sapienza muovendo il bacino, seppe indirizzare contro la rosellina.

Come previsto, era troppo grande per poter entrare da solo e se Fabrizio avesse spinto malgrado il male per entrambi, non sarebbe riuscito ad andare più in là di qualche centimetro.

Dopo il primo momento iniziale in cui entrambi erano fermi abbracciati, il respiro di Fabrizio sul suo collo, seguito dalla cappella che premeva sulla rosellina, portarono Erica ad eccitarsi sempre di più, al punto che involontariamente una mano raggiunse il clitoride assecondando con i movimenti su di esso, il pulsare della rosellina.

Fabrizio dal canto suo, con le mani si dedicava ai suoi seni e ai suoi capezzoli, mentre la baciava sul collo.

“Mmmmmmmmmm Siiiiiiiiii” “Fai piano però, non spingere troppo”

Di colpo il glande che per tutto il tempo emettendo un liquido filante, aveva lubrificato la rosellina, si era fatto spazio dentro di essa e i gemiti erano stati interrotti da un lungo mugolo di piacere.

Rimasero così per un po', apparentemente fermi, ma in realtà le dita di Fabrizio sui capezzoli, le dita di Erica sul clitoride, la rosellina pulsante e il cazzo di Fabrizio, tutto si stava muovendo, si stava contraendo, stava vibrando, ritmati dai loro respiri, via via sempre più lunghi e profondi.

Sembrò un tempo interminabile, ma pian piano il membro di Fabrizio fece la sua ...