9. erica & fabrizio (2° parte)
Data: 02/05/2021,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: trombamico74, Fonte: Annunci69
... sua gioia.
Adesso che aveva modo di ammirarlo alla luce, era proprio bello, cilindrico con le vene a rilievo, senza nessuna curva particolare, ma dritto come i dildi che aveva visto su internet e che l’avevano tanto fatta eccitare.
Sicuramente farlo entrare nella sua intimità non sarebbe stato privo di dolore, ma adesso aveva solo voglia di prenderlo in bocca e sbaciucchiarselo, per cui si abbassò verso di lui, lasciando che la sua saliva colando dalla punta della lingua sul glande lo preparasse per quello che stava per accadere.
Giocò un po’ con lui, leccandolo e succhiandolo, fin quando non si interruppe per togliere del tutto i pantaloni che in parte ostacolavano i suoi proponimenti.
Fabrizio avendo già sfilato la maglietta rimase nudo.
Erica nel guardare il suo uccello completamente in erezione, ebbe un sussulto, che, visto che oggi non aveva indossato le mutandine le procurò un fiotto caldo che scendendo finì per bagnarle anche le cosce.
“Hai fatto un guaio!!! Hai fatto emozionare la mia patatina e adesso piange, sarà meglio che vai da lei a consolarla”
E mentre diceva così, si adagiò con la schiena sul telo, alzando il gonnellino e mostrando la sua intimità alla luce e agli occhi di Fabrizio che brillarono ammirandola.
“Sei il primo che la vede e il primo che desidero sentire baciarla, ma dovrai fare piano, con delicatezza, senza fretta”
Fabrizio chinò la testa e avvicinò le labbra mentre Erica gli prese la testa con le mani per guidarlo nei ...
... movimenti.
Ma Fabrizio sembrava che fosse nato per far quello, geneticamente predisposto per leccargliela e farla godere, usava la lingua e le labbra con maestria alternando movimenti lenti a momenti in cui le succhiava il clitoride. In alcuni momenti poi respirando con il naso la investiva con il suo caldo respiro scatenando una moltitudine di brividi che dalle grandi labbra, passando vicino la rosellina, si perdevano lungo la schiena.
Era una sensazione meravigliosa, che con Valentina aveva provato solo quando lei leccandola le scopava il sedere con la spazzola, mentre adesso lui magicamente ci riusciva solo con le labbra e la lingua sulla sua ostrica.
Gli orgasmi non tardarono ad arrivare, prima uno e poi un secondo a distanza ravvicinata, o forse uno unico lunghissimo, con due picchi, che l’avevano lasciata senza forze.
“Ti prego, abbi pietà di me, che così mi fai venire un infarto… Non voglio morire vergine!!!”
Fabrizio sentita quella frase si interruppe e sorrise, poi portandosi verso l’orecchio di Erica le sussurrò:
“Pure io sono vergine e ieri ho rischiato di morire di infarto anch’io”
A quella frase anche Erica sbottò in un sorriso, rimasero un po' abbracciati, ma nulla era quietato e il pene di lui, finito per strusciare contro le grandi labbra di lei, in men che non si dica riaccese la passione.
Se solo lui lo avesse spinto dentro lei lo avrebbe lasciato fare e addio per sempre a quel poco di verginità rimasta, ma Fabrizio sembrava non avere ...