1. Da compagno a cagnolino. Come Giulio impara ad amare la sottomissione a Max


    Data: 02/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: pillonzo, Fonte: RaccontiMilu

    ... ingoiato quasi tutto in un attimo. -Che cazzo succede? –penso- cos’era quella. Forse sborra??- E’ calda un po’ acida, non ha un buon sapore.
    
    “Max che cazzo fai?” gli grido. Lo guardo adirato, ingoio la saliva, cerco di togliere il sapore dalla bocca. Mi porto la mano sulle labbra. Faccio un’espressione schifata “Ha un sapore cattivissimo, cos’è?”.
    
    Lui ride.
    
    Io finalmente capisco. “Mi hai pisciato in bocca?” sono umiliato, sconfortato, alzo la voce “Che stronzo che sei!” chiudo gli occhi e inizio a colpirlo a caso, senza guardare.
    
    Lui si ritrae ridendo come un matto “Aahah lo hai capito finalmente, bionda, ahhahaha, ce he hai messo di tempo!!”
    
    Mi sfotte pure ora, mi viene da piangere. Ho sempre in bocca questo sapore amaro, disgustoso. Me lo ha fatto di nascosto, penso. Una cosa schifosa, vile. “Max, come hai potuto? Io mi sono fidato!” Lo rimprovero. Nello sguardo tutta la mia delusione, il mio sconforto ferito. Provo a continuare a colpirlo con le braccia, ma lui è più veloce e più forte di me, mi viene incontro, mi prende i polsi e non riesco più a muovermi. Mi ha bloccato.
    
    Max ridacchia, mi dice “Dai era solo uno schizzetto, e poi avevi sete, no? Non avevi detto anche tu che volevi bere dalla fonte? aahah” ride forte.
    
    –che stronzo- penso amareggiato. Ho sempre le mani intrappolate, bloccate ai polsi, ma, quando dice così, mi dimeno. Da fuori, appaio come un criceto in gabbia. Sono sconfortato, vinto e impotente.
    
    Lui invece continua a tenere il ...
    ... sorriso sulle labbra e mi guarda soddisfatto. Poi, vedendo che sono sempre agitato e arrabbiato, si fa più conciliante e mi dice serio “Scusa Giulio, ehi ehi, calmati adesso, io sul serio pensavo che avessi capito subito dove stavo andando a parare e che ti piacesse anche a te, sennò non lo avrei fatto, ok? dai, calmati ora!”
    
    “Io invece non lo avevo capito” gli rispondo piccato, per puntualizzare che non ero d’accordo!
    
    Mi guarda serio “Ok scusa, non lo faccio più” mi dice. “Solo aspetta un attimo che lo devo proprio sgrullare ora”. Così, mi lascia i polsi, va verso il lavandino, e finisce la pisciata là. (dopo realizzo che deve aver tenuto il pisello premuto prima, per tenere bloccata la pipì prima di schizzarmi). Lo sgrulla per bene, lo pulisce alla bene e meglio, e lo rimette dentro. Mi guarda comprensivo, mi fa mettere in piedi, mi abbraccia. Ci stringiamo un po’. -Però –penso- non mi bacia, mica è scemo, non vuole sentire quel sapore in bocca, ma io invece, sono costretto a sentirlo, forte pungente, che mi invade la bocca. Il suo sapore, mi resta in bocca controvoglia.
    
    Forse mi legge nel pensiero, infatti, subito mi dice “Ehi, Giulio, non è che vuoi bere un po’ d’acqua adesso, per togliere il sapore di bocca?”
    
    Io lo guardo. Resto un attimo in silenzio. Abbasso lo sguardo. E’ imbarazzante ammettere che hai il sapore di piscio del tuo ragazzo in bocca e lo vuoi togliere. Umiliante anche. “Ok” rispondo piano, tenendo sempre gli occhi bassi, non riesco a guardarlo ...