1. Da compagno a cagnolino. Come Giulio impara ad amare la sottomissione a Max


    Data: 02/05/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: pillonzo, Fonte: RaccontiMilu

    ... bicchiere d’acqua prima? Penso. Ma il suo sguardo è serio. Forse mi vuole mettere alla prova? Non ho voglia di ribattere, così faccio come dice. Vado in bagno dove c’è la lavatrice, e, anche se ho la gola secca e la voglia di bere, inizio a prendere i panni da stendere. I panni sono tanti, così devo fare due giri dal bagno al balcone.
    
    Al secondo giro, quando entro lui è in bagno, davanti alla tazza che piscia in piedi.
    
    Esito un attimo sulla porta.
    
    Lui mi guarda mentre piscia.
    
    “Scusa, devo prendere dei panni ancora, entro”
    
    Lui distoglie lo sguardo e non mi risponde. Se lo tiene in mano e continua a pisciare.
    
    Così io entro, mi metto in ginocchio davanti all’oblò della lavatrice (che è proprio lì vicino alla tazza) e faccio per tirare fuori i panni. Nonostante il disagio e il mio stato d’animo ancora un po’ contrariato per il pomeriggio, ammetto che un po’ mi eccita la situazione. Lui col pisello di fuori. Ma sono anche imbarazzato, cerco di non guardarlo e mi concentro sui panni puliti. In più, mi ripeto il mio proponimento–non devo concedermi- . Mentre penso queste cose sento che Max mi parla.
    
    “Giulio, non è che avresti voglia di provare una cosa nuova” mi dice mentre piscia.
    
    “Cosa intendi?” cado dal pero.
    
    Lui è sempre davanti al cesso e, adesso, con la coda dell’occhio, vedo che non piscia più. –Forse ha già finito?- penso. Ma Max resta comunque fermo davanti al cesso, e non si rimette il cazzo dentro. Resta immobile e mi guarda.
    
    Invece di ...
    ... rispondermi, mi domanda di rimando “Ti fidi di me?”
    
    Vorrei rispondergli -Ecco, insomma, me ne hai fatte passare tante veramente..-, ma invece dico “Sì dai”
    
    “Ok allora chiudi gli occhi” mi fa
    
    Penso che non è tempo per i giochi, ho da fare. “Aspetta che devo stendere la roba qui, facciamo dopo, ok?” gli dico, e mi rimetto a frugare tra i panni nell’oblò. Voglio finire e poi bere qualcosa. Sono assetato!
    
    “Fermo, i panni li stendi dopo” dice con tono deciso.
    
    Vedo che fa sul serio, allora mi fermo. Resto là davanti alla lavatrice in ginocchio e chiudo gli occhi. “Va bene così?” gli chiedo, “E ora?”
    
    Sento che viene verso di me, sento il suo corpo più vicino. Non dice nulla. Forse mi guarda? A un certo punto, sento un dito sulle labbra.
    
    Che fa? Non lo vedo, ma mi sento i suoi occhi addosso, mentre mi scorre le dita sul labbro superiore. Mi piace la sensazione al tatto, però sono anche un po’ contrariato. Stavo stendendo i panni, volevo fare in fretta per poi andare a bere! Invece sono bloccato qua, in ginocchio, a occhi chiusi in bagno, davanti a lui, che si sollazza col cazzo di fuori e gioca a strusciarmi le dita sulle labbra. In più non capisco proprio dove vuole arrivare? Non vedo l’ora che finisca, così stendo i panni e poi finalmente potrò bere un po’. Sento tutta la gola secca. Lui non ha sete, forse ha già bevuto in cucina, e non capisce! Non ha fretta lui! Scorre il dito sulle labbra. La sensazione è piacevole. Cerco di calmarmi, mi concentro sulla sensazione ...
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