L’atelier 2 - Racconti Erotici

L’atelier 2

... di dare tanto amore alla tua nuova compagna in questa casa, eventualmente nella camera degli ospiti che diventerebbe la tua, insieme allo studio; insomma ti chiedo di essere ancora una volta buono, non tre volte nel senso che pensi o interpreti tu, ma come hai saputo esserlo per una vita intera.

Ricominciamo questa strana avventura, con la tua nuova griffe, alla quale io lavoro, con le mie lavoranti, solo per la parte manuale; il titolo sarà tuo e, se la mia presenza ti disturba, non ci sarò alle manifestazioni ufficiali; scusami se bestemmio, ma ho gettato via il bambino con l’acqua che credevo sporca; ed era il nostro bambino e l’acqua l’avrei sporcata io, prima di buttarla; ti chiedo di metterne in cantiere un altro, solo tuo, e di allevarlo insieme per farlo crescere come il primo; non ci pesteremo i piedi e non ci ameremo ma saremo vicini; ti va?”

“E’ una proposta molto suggestiva, anche perché non ho un atelier di riferimento per rendere opere i miei progetti; il tuo è perfetto e prescinde dai rapporti interpersonali; diciamo quindi che sono d’accordo a mettere in cantiere questo nuovo progetto, o figlio come ti piace indicarlo; vivremo nella stessa casa da separati e non ci pesteremo i calli, soprattutto con problemi di amore o di sesso; se funziona, forse ci troveremo cambiati, rinnovati ma ancora vicini; nel lavoro abbiamo avuto successo.”

“Pensi di parlarne prima al tuo amore?”

“Senti, signora bella, non devi solo tu confessare l’unico amore; io ho ...

... amato e amo una ragazzina capricciosa che si fece sverginare sulla spiaggia ma che già mi aveva largamente tradito concedendo altre verginità alle mie spalle; se vai in terapia, ricordati che sei infedele per natura; non è il mio amore, Ines; è una donna che mi intriga molto; ma non intendiamo impegnarci fino all’amore eterno che avevo giurato alla capricciosa infedele, anche sapendo che mi tradiva; se ti riesce di correggerti, sarà solo un vantaggio per te e per chi ti amerà più di me.”

“Sapevi già allora che ero stata infedele?”

“Ho preso la tua verginità vaginale, ma tutti sapevano che avevi praticato la prima fellazione e il primo coito anale con qualcun altro, mentre spergiuravi che ero il tuo ragazzo e che certe cose le facevi con me per la prima volta. Sono stato sempre tre volte buono, per te e per i tuoi amici che mi deridevano; ma ti amavo e questo mi aiutava ad accettarti così come eri; e ti amo ancora; solo, non sono più disposto ad accettarti, se non come socia nell’attività.”

“Per ora mi basta; sarò io a cambiare registro; e non te ne avere a male se dico che spero che un giorno, convintoti che una lavata, un’asciugata e non è stata neppure usata, certi episodi da imbecille incosciente non ti peseranno e sarò ancora il tuo amore … a meno che l’altra non ti catturi nel suo, più forte del mio … Andiamo a mangiare una pizza o hai appuntamento con la tua … come la definisci? Donna? Compagna? Amica? Amata? Innamorata? Insomma, con Ines?”

“Avevo appuntamento ...