Lo stipite del letto
Data: 14/04/2021,
Categorie:
Etero
Autore: RaccontiSparsi, Fonte: Annunci69
... passione e la sua mano andò a posarsi sul rigonfiamento che aveva tra le gambe, afferrandolo per bene attraverso i pantaloni, così che non potesse sfuggirgli.
Giovanni pensò di respingerla per un ultima volta prima che la mano di lei cominciasse a massaggiarlo attraverso il tessuto portandolo sul punto di esplodere.
“Al diavolo!” pensò Giovanni e la cinse con un braccio, staccandosi dalle sue labbra, «Vieni con me!».
Uscirono dal bar tenendosi per mano come adolescenti al primo appuntamento. Si diressero subito verso il palazzo, a due isolati dalla piazza, dove Giovanni abitava.
Arrivati di fronte al portone del condominio, mentre Giovanni cercava la chiave dal mazzo, Chiara prese a strusciarglisi contro la schiena e, premendogli una mano sul cavallo dei pantaloni, continuò a massaggiargli il pacco, la cui erezione era ben evidente attraverso i jeans.
Questo non aiutò Giovanni a trovare le chiavi, ma prolungare quel momento certo non gli dispiacque.
Quando, “Finalmente”, imbroccò la chiave giusta e la girò nella toppa i due ragazzi irruppero oltre il portone di vetro e tenendosi per mano corsero su per la breve gradinata che portava al un pianerottolo rialzato da cui partiva l'ascensore.
Giovanni premo il pulsante di chiamata e si voltò verso Chiara che lo tirò a se e gli fece fare una piroetta spingendolo contro il muro, in un angolo dove non potessero essere visti dalla strada.
Giovanni le prese il viso tra le mani cercando di baciarla, ma il volto ...
... di lei gli scivolò via. Per questo provò una forte delusione che durò per il breve attimo che andò dal momento in cui mancò di baciarla a quello in cui si accorse che si stava inginocchiando di fronte a lui slacciandogli la cintura.
In un sol colpo gli tirò giù i jeans e i boxer fino a mezza coscia e il suo nerbo duro, in preda all'euforia di essere libero, si impennò sotto gli occhi della ragazza crescendo ancora.
Chiara fissò il glande paonazzo e le vene pulsanti e lo accarezzò con una mano saggiandone la consistenza, «Mmh… ce l'hai sempre avuto bello grosso. Quasi…» l'odore stava impregnando l’aria, «quasi non me lo ricordavo, sai?».
“Non ti ricordi del mio cazzo? Quanti te ne sei presi in un anno?” e pensò che si fosse spinta fino a quel punto sotto l'effetto dell'alcool, ma non sembrava brilla a tal punto da portare un eventuale spettatore a pensare che si stesse approfittando di una ragazza ubriaca. Allungò una mano poggiandogliela dietro alla testa e con decisione le tirò il viso verso di lui. “In una cittadina come questa lo saprebbero subito tutti che razza di puttana che sei”.
Gli occhioni di Chiara quasi si incrociarono cercando di seguire la cappella contro la quale veniva trascinata. Aprì la bocca mettendo la lingua di fuori e prese a leccarla stuzzicandola con la punta, mentre la sua mano scese a massaggiare i testicoli gonfi di Giovanni.
Giovanni alzò lo sguardo per tenere d'occhio le scale, mentre l'orecchio era teso al portone.
Chiara gli ...