Il debito
Data: 13/04/2021,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Handrea, Fonte: EroticiRacconti
... famiglia".
"Sei sicura?"
"No, ma non voglio pensarci.... Lo faccio per i nostri figli, per me e, anche se non lo meriti, per te"
"Grazie Valeria, sei...."
"Stop, fermati. Io lo faccio a un patto, anzi due."
"Quali?"
"Primo, tu non giocherai mai più a carte o ad altro gioco d'azzardo."
"Giuro.."
"E secondo, non mi chiederai nulla, ma proprio nulla della vacanza in barca. Va bene?"
"Va bene, tutto quel che vuoi tu, promesso!"
Fu così che il giorno successivo mio marito comunicò al Comassi che avevo accettato l'invito in barca. Il quale, come da accordi, provvide subito ad annullare il documento debitorio promettendo, a mio marito, che solo l'indomani mattina, appena salita a bordo della barca, avrebbe provveduto a consegnarli personalmente. Poi aggiunse di non preoccuparmi di nulla: a bordo avrei trovato abiti, costumi da bagno, teli da mare, ecc., per cui portassi solo l'indispensabile. E, ovviamente, sarei stata sua ospite per tutta la durata della piccola crociera.
Sabato mattina, alle 8.45 eravamo sul molo davanti alla Corsara dei Mari, la barca del Comassi, un bel natante interamente in legno di 15 metri. A riceverci lui in persona insieme al marinaio che si occupava dell'imbarcazione.
Appena ci vide, scese la scaletta con passo elastico e, sorridendo, si diresse verso di me esclamando: "Benvenuta, signora Valeria. La mia barchetta non ha mai ospitato una donna così bella e di classe, per cui non vede l'ora che lei salga a bordo."
I ...
... suoi modi cordiali non infransero del tutto la mia impenetrabile corazza di diffidenza per cui, con un sorriso di circostanza, ricambiando la sua stretta di mano, risposi: "Spero che tutte le altre signore non siano state attirate a bordo con lo stesso stratagemma adoperato per me...."
"Ma quale stratagemma? Piuttosto una fortunata circostanza, per me, per sistemare una questione tra me e suo marito in maniera elegante, da gentiluomini. Ora saluti suo marito e mi segua...."
Salutai Gianni con un frettoloso bacio mente lui mi diceva, goffamente, che mi amava, quindi seguii Luigi Comassi che, con fare gentile ma deciso come si conviene al comandante di una nave, mi aiutò a salire a bordo, pregando al contempo Gianni di rimanere a terra perché sarebbe sceso immediatamente col documento. Cosa che puntualmente avvenne.
Io fui guidata dal marinaio sotto coperta al mio alloggiamento, splendido come il resto della barca e arredato nei minimi particolari. Purtroppo il mio umore cupo non mi permetteva di godere appieno di tali magnificenze.
Salpammo intorno alle 9.30 dirigendoci verso il porto di Fano, dove avremmo imbarcato il resto della comitiva, per poi dirigerci verso le isole istriane. Luigi mi volle su in coperta, e mi offrì da bere. Poi, accendendosi un cigarillo, mi comunicò che in tutto saremmo stati otto: quattro uomini e quattro donne. Il marinaio sarebbe sbarcato a Fano: a pilotare l'imbarcazione bastavano lui e i "lupi di mare" che avrebbe imbarcato! Fu molto ...