1. Una domenica particolare - 1^ parte (autobiografico)


    Data: 25/01/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: nanerottola, Fonte: Annunci69

    ... spalliera del divano, ma aveva un’aria sorniona, come se sapesse che lo stessi guardando e che non potessi farne a meno.
    
    Per me era tutto incredibilmente piacevole.
    
    Pensavo a Federico che era alle prese con il calcetto e allo stesso tempo fantasticavo sulla situazione che stavo vivendo con Alberto, eccitandomi come una matta.
    
    Passammo una mezz'ora stando in quella condizione; lui rilassato e sornione ed io fintamente abbioccata ma ricettiva a qualsiasi dettaglio fisico e non, che potessi percepire.
    
    Ben presto quella situazione venne disturbata dalla suoneria del cellulare di Alberto.
    
    "Uffaaa!!!!..."
    
    "Te pareva che qualcuno non doveva rompere le balle!!!!", esclamò a mezza voce.
    
    Si dovette alzare dal divano per andare a rispondere al cellulare e nel farlo si premurò di alzarsi delicatamente, spostando le mia gambe delicatamente, come a voler non disturbare il mio sonnellino.
    
    Io incurante di tutto, mi abbandonai alle sue accortezze.
    
    Rispose al cellulare, con il tono di voce di una persona assonnata.
    
    "Ciao... Sì, sono sul letto che stò riposando, con questo caldo impossibile andare a giro", giunse dalla sua voce.
    
    "Sì, va bene, tranquillo!!!!.... ci si risente stasera", e chiuse la telefonata.
    
    In quel frangente della telefonata, mi sistemai sul divano in posizione fetale, feci salire un pò la minigonna mettendo più in evidenza il mio "lato b", abbracciando il cuscinetto sotto la testa, come se fossi in preda ad un sonno profondo.
    
    I suoi ...
    ... passi a piedi nudi sul pavimento sempre più vicini, mi facero capire che era tornato in soggiorno.
    
    Sentii aprire lo sportello del frigo e il rumore di bottiglia mi fece intuire che si stesse dissetando, vista la calura.
    
    Si risedette sul divano, ai miei piedi, ma questa volta aveva il mio lato b ampiamente esposto alla sua vista.
    
    "Mammamiaaa!!!!... cazzo!!!... bel culetto che hai bimba bella", confabulò a bassa voce.
    
    Emise un sospiro, che mi arrivò netto nelle orecchie.
    
    Nella stanza tornò la quiete che vigeva fino a prima della telefonata.
    
    Pur stando ad occhi chiusi, abbandonata in un finto sonno, non potendo avere la visione di ciò che accadesse, iniziai a respirare in maniera profonda, circolare e continua, proprio come il tipico respiro del rilassamento profondo.
    
    Non passò molto tempo, che sentii il rumore della zip delle bermuda abbassarsi lentamente accompagnato da un sospiro di piacere.
    
    Non potei vedere ciò che stesse accadendo e la mia mente iniziò ad immaginare l'immaginabile.
    
    Un onda di calore mi pervase il basso ventre.
    
    Passarono dei minuti e iniziai a sentire dei movimenti che si trasmettevano a tutto il divano.
    
    I miei sensi si acuirono.
    
    Ero eccitata da morire, perchè pur non vedendo percepivo che si stava masturbando.
    
    Istintivamente, muovendomi lentamente, come se volessi cambiare posizione nel sonno, portai una mano sul culetto per sfregarmi una sede ben precisa. Quel movimento, fu l'occasione perfetta per spostare le mutandine, ...
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