Poteri 2 - Racconti Erotici

Poteri 2

... già il sapore del déjà vu.

La ‘mazzata’ mi arrivò per e mail mentre mi crogiolavo nello stupido piacere di stare al sole e copulare come una scimmia; erano allegate le sentenze con cui il Tribunale accoglieva l’istanza, presentata da Serse, di separazione per mia colpa, avendo io abbandonato il tetto coniugale per oltre un mese, al tempo della presentazione dell’istanza, senza curarmi di marito e figlia; nella sentenza, il giudice dichiarava sciolto il legame e mi lasciava sola, senza reddito e senza alloggio.

Sentii il mondo crollarmi addosso; solo allora mi resi conto che mia figlia aveva solo presentato una situazione che già era in movimento, nella direzione peggiore per me; mi precipitai a chiedere a Lucio se al ritorno mi avrebbe preso con se in maniera definitiva, visto che mio marito mi aveva cacciato; mi disse cinicamente che mi aveva invitato ad una crociera di vacanza e di sesso, che non aveva nessuna intenzione di legarsi a una troia e che ci pensassi io, alla mia pelle.

Mi attaccai all’illusione di parlare con mio marito e di riportarlo a me come avevo fatto tante volte, dopo una litigata, ai tempi della nostra armonia, con qualche moina e molte carezze; la mia chiamata neppure lo raggiunse; era chiaro che aveva posto il blocco al mio numero; tentai con mia figlia che per fortuna mi rispose; cercai di approcciare l’argomento con il tono più subdolo e mellifluo che mi riuscì.

“Ciao, Miriam, mi spieghi cos’è questa sentenza del tribunale? Sai che ci ...

... capisco poco, in queste cose .. “

“Certo! Sei molto più brava a controllare tre maschi e due femmine addosso a te, nel mezzo del Mediterraneo … “

“Non è vero! Chi dice una simile fandonia?”

“Lo dicono i video che abbiamo ricevuto e che ci consentono di contare i peli del pube del tuo amante e dei porci suoi amici; non hai voluto capire che sei viva solo perché sei ancora, purtroppo, mia madre, ed io ho vietato a mio padre di dare il nulla osta alla tua punizione; non hai neppure capito che il tuo boia è già lì sulla vostra barca, che zio Gerardo freme dalla voglia di spazzarvi tutti dalla faccia della terra perché si sente oltraggiato, mortificato, offeso a morte.”

“Non possiamo parlare in presenza, a casa?”

“Prostituta imbecille, in quale casa? In quella di tuo marito da cui la legge ti ha cacciato o in quella di qualcuno dei tuoi amanti che raccolga la tua fogna e la faccia diventare la sua compagna?”

“Ti prego, non parlare così; non sono la fogna che tu dici, non ho nessun amante, sono la moglie di tuo padre, sono tua madre; non potete cancellarmi così dalla vostra vita … “

“TU ci hai cancellato dalle tue copule, dai tuoi tradimenti, dalla tua volgare prostituzione; dopo dieci anni di corna delle quali ridi e ti vanti coi tuoi amanti, hai il coraggio di chiedere che non ti cancelliamo? Non ti dico quello che penso perché sono un persona educata; ma tu sei la sommatoria di tutte le colpe, di tutte le volgarità, di tutto il lercio che ci può stare in un ...