1. Poteri 2


    Data: 09/05/2018, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... contento, sono affari suoi; mi fa piacere che stai bene e che i tuoi sogni si realizzano, ma non ti azzardare a interferire nei miei comportamenti; fai la figlia, se la sai fare!”
    
    Serse era livido di rabbia; ma non sapeva che proprio quello mi rendeva felice; farlo soffrire era il mio obiettivo; bussarono alla porta e Miriam si precipitò ad aprire; accolse a braccia aperte e strinse a se la donna che stava entrando, prese in braccio e fece saltare un bambino di sei o sette anni; la sconosciuta si fermò un attimo interdetta, quando mi vide; mio marito le andò incontro, la strinse amorevolmente tra le braccia e la baciò sulla bocca con una passione che ricordavo vivamente.
    
    “Vedo che hai un’amante!”
    
    Miriam scattò come una belva e mi venne addosso minacciandomi coi pugni.
    
    “Troia deficiente, prostituta imbecille, Daniela è il grande amore di mio padre; è la mia più cara amica; è la persona più dolce e sensibile che si possa incontrare; tu non sei degna neppure di pulirle le scarpe; vai a prenderti le mazze che ti spettano per farti sbattere per bene, esci e non cercare più di incrociarmi; la prossima volta voglio vederti in tribunale, quando dirò che puoi andare a farti fot … benedire tu e i tuoi caproni, mi hai capito, stupida?”
    
    “Miriam, ti prego; le parolacce davanti al bambino, no! Non parlare così a tua madre; lascia che viva la sua vita e occupati della tua; quando sarà il momento ciascuno farà le sue scelte; non amareggiarti per quelle che lei ha fatto per ...
    ... se; cerca di decidere le tue. Dai, andiamo a fare questi acquisti, ora?”
    
    Si avviarono tutti e quattro; non avevo capito chi fosse il bambino; forse Serse si era messo con una madre nubile , con una divorziata o con una vedova; però mi colpiva l’armonia che c‘era tra loro, quella che a noi era mancata e che io avevo impedito per accendere una gara a chi fosse più amato, che aveva prodotto solo un odio feroce, mio nei confronti di un marito che mi aveva deluso e di Miriam per una madre che le faceva ribrezzo; dimenticavo che a muovere il sasso della frana ero stata io.
    
    Miriam mi aveva avvertito, ma non ero stata a sentirla; la festa del suo diciottesimo compleanno arrivò quasi senza che me ne accorgessi; avevo saltato quella che avevano fatto per il suo diploma, non avrebbe accettato che disertassi anche quella per il compimento della maggiore età; avevo sentito che avevano avuto una sala prestigiosa e che addirittura avevano organizzato un ballo per tutte le ragazze che compivano gli anni; era la festa dell’anno e nessuno voleva mancare.
    
    Ero sorpresa della sollecitudine di mio marito a organizzare una manifestazione così lontana dai suoi criteri; mi imbarazzava addirittura l’ansia con cui tutte le signore bene della città fibrillavano in attesa di quella giornata; certamente contava che ci fossero altre festeggiate; ma tutto sembrava dovuto a Serse al quale erano stati assicurati sala, catering, orchestra e decorazioni; per lui così defilato, mi sembrava strano il ...
«1234...9»