Evado dalla prigione covid
Data: 12/03/2021,
Categorie:
Etero
Autore: pierpatty6151, Fonte: Annunci69
... anche balorda! E senza pensarci sopra le chiedo:
“Vista l’ora, che ne dici se mangiassimo insieme due spaghetti alla carbonara?”
Mi guarda esterrefatta e per la prima volta sorridere:
“Ma io non sono capace a farli! Se cucini tu, ci sto!”.
Non rispondo, e vado ai fornelli.
Sto smarmittando da alcuni minuti, quando sento le sue braccia che mi stringono da dietro, e mi chiede se può farsi una doccia, che stamane non ha avuto voglia di farla.
Le indico il bagno, e dove trovare gli asciugamani. Lei sparisce in bagno.
Apparecchio, cucino, preparo il vino, e finalmente lei esce dal bagno. E’ avvolta nel mio accappatoio di seta nera. Ha l’asciugamano arrotolato sulla testa. Ha il viso disteso e con il sorriso di chi si è tolto un grossissimo peso dall’anima.
E’ un’altra donna.
Metto su l’acqua e nell’attesa che bolla vado a farmi una veloce doccia. Bagno schiuma profumato, altro accappatoio, e sono pronto a presentarmi a lei.
Non so come andrà, ma di certo voglio che sia un momento tutto suo e che possa decidere e per quanto sia possibile trascorrere una Domenica pomeriggio da ricordare per sempre.
La carbonara è pronta, classico brindisi di buon appetito. E si mangia. Poche parole, tanti sguardi promettenti, e sorrisi birichini.
Finito di mangiare, insiste per lavare i piatti, e mi comanda di sedermi sul divanetto ad aspettarla che farà presto.
“Hai un qualcosa di forte per festeggiare la nostra conoscenza”.
“Whisky va bene?”.
“Si ...
... ottimo”. E si siede, sul divanetto, mentre io vado a prendere Whisky e bicchierini. Gliene sporgo uno già pieno. Lei lo getta giù di colpo. Ride felice. L’accappatoio si allegra le gambe escono. Il triangolino bianco non c’è più. Slaccia la cintura allarga tutto l’accappatoio e mi offre il suo burroso corpo nudo.
“Veni, ti desidero, ti voglio tutto mio”.
Allunga le mani sotto il mio accappatoio, lo trova, lo prende delicatamente in mano. Lui reagisce e s'ingrossa sotto il delicato e sessuale scapellamento. Lo tira fuori, lo osserva vogliosa, avvicina le labbra, lo lecca delicatamente, lo aspira in bocca. E duro come non mai.
Con una mano si sta accarezzando la liscia patatina.
“E no! Cosi non puoi!”.
Uscito dalla sua bocca, m’inginocchi davanti a lei, che si spinge al massimo fuori dal divanetto.
Ho la sua figa davanti, è senza un pelo, le labbra rose nascondono il bottoncino, che aspetta ansioso.
Mi mette le gambe sulle spalle e mi attira con forza nel paradiso. Arrivo! Mi basta allungare la lingua per sentire il suo calore, la sua voglia repressa. Le grandi labbra cedono volentieri alla mia smaliziata lingua, che scivola verso il bottoncino, per ritornare giù e poi entrare il più possibile nel già allagato buchino.
Lei smania di godimento represso da troppo tempo.
Rischio il soffocamento in paradiso, ma lei non mi molla. E’ una sorgente allagata di nettare femminile. Ed io continuo a ispezionarle il paradiso. Arrivando anche nella retrovia, dove il ...