Disavventura notturna (edm.20)
Data: 04/03/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fab80, Fonte: Annunci69
... pronunciare una sola parola, esegue veloce gli ordini del suo capo e, dopo avermi fatto denudare del tutto, lega saldamente polsi e caviglie unendo poi le mie legature a quelle di Eugène.
"Ma che carini questi due colombi, sono proprio indivisibili!" ride sarcastico il capo per poi continuare "Vediamo un po' cosa aveva nelle tasche il pompinaro. Ecco qui: sessantamila lire in banconote, bancomat, cellulare e chiavi! Molto, molto bene: adesso mi dici il codice del bancomat e l'indirizzo cui corrispondono le chiavi poi ti facciamo riposare, va bene tesoro?"
"Siamo studenti: sul conto non abbiano nulla e anche nel locale ammobiliato a parte libri non troverete molto!"
"Questo lascialo decidere a noi ciccino: allora codice e indirizzo o vuoi che iniziamo a fare qualche tagliuzzo al tuo amichetto?" Pronunciate queste parole taglia col coltello, proprio vicino all'orecchio, un lembo dei riccioli di Eugène che fortunatamente resta immobile.
Poi me li getta in faccia, aggiungendo: "Allora? Odio le attese inutili!"
"85974 l'appartamento è al quarto piano del civico 8, nella piazza qui vicino alle nostre spalle"
"Ma che bravo: adesso il mio amico, ci lascia un attimo soli. Fa un prelievo e poi un giro nel vostro nido d'amore. Se hai detto cazzate o ci hai preso per il culo, sei stato proprio un fesso, lo sai vero?"
Poi rivolto al complice: "Vai velocissimo. Prelevi e poi fai un salto a casa. Quando sei li vedi cosa c'è di interessante e mi scrivi. Prima di ...
... andartene imbavagliali tutti e due stretti e controlla i nodi!"
Il socio esegue rapido senza fiatare: devo fare uno sforzo immane per riuscire a respirare col naso; sento la rabbia, il panico e il senso d'impotenza montare furiosi dentro di me accompagnati dall'aria fredda proveniente dal fiume che, nudo come sono, inizia ora ad essere decisamente fastidiosa.
Avevo scelto una panchina tranquilla per il nostro divertimento in un angolo poco illuminato dove, pur trovandosi vicino al viale di accesso al parco, è molto improbabile, data l'ora tarda, il passaggio di un salvatore occasionale.
Ho smarrito anche la cognizione del tempo che, persi come siamo dentro quest'incubo, sembra dilatarsi indifferente alla nostra angoscia
Rapinatore uno (non saprei come altrimenti chiamarlo) si porta davanti a noi e, cellulare in mano, ci guarda spavaldo.
"Bene, bene, bene: adesso ci occupiamo del ricciolino. Te lo ripeto ancora: se stai immobile come ora non ti succederà nulla, se invece fai cazzate sarà peggio per te!"
Ciò detto estrae nuovamente il coltello.
Eugène continua a guardare fisso davanti, non manifesta alcuna reazione, nemmeno un battito di ciglia perso nella sua paura o, forse, in uno dei suoi tanti mondi.
L'aggressore tende il tessuto della t-shirt poi, lentamente, ma con decisione la taglia per l'intera lunghezza gettandola infine nell'erba ai nostri piedi. Poi continua con i jeans kavin klein del mio amico che sono rimasti, da prima, abbassati alle ...