1. Il regalo di eric


    Data: 28/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... soldi, i suoi capi le affidavano i casi più importanti. Ecco la ragione per cui potevo permettermi la mia bella macchina. Eric disse che aveva bisogno di pisciare quindi andò in bagno e chiuse la porta. Io aprii il frigor per vedere se c’era qualche cosa da mangiare. Niente. Maledizione. Oh bene, io pensai, uscii dalla cucina ed andai ad ascoltare i messaggi nella segreteria telefonica, pensai fossero tutti per la mamma ed andai nella mia stanza.
    
    Accesi il mio mega pc e mi loggai per entrare in rete. ‘Hmmm, Eric è ancor in bagno’ Pensai: ‘Forse non doveva solo pisciare.’
    
    Entrato in rete aprii il mio programma di posta, pensai che era meglio stare lontano dai canali gay che avevo scoperto un paio di mesi prima. Se Eric fosse entrato e mi avesse sorpreso sarei stato un uomo morto. Quindi andai su uno dei siti di Star Trek che frequentavo. Non trovando nulla di interessante, spensi il pc ed accesi lo stereo.
    
    Sentii Eric aprire la porta del bagno, entrare in soggiorno e chiamare: "Giacomo, dove sei?"
    
    "Qui!" Risposi, lo sentii aprire la porta della mia stanza. "Ehi uomo, pensavo che mi avessi lasciato solo!" Disse sorridendo.
    
    "No, sono solo venuto qui." Mi avvicinai allo stereo, abbassai un po’ il volume e poi ritornai al mio letto.
    
    Ora, cercate di capire, io ed Eric eravamo divenuti veramente buoni amici negli ultimi mesi. Facevamo insieme un sacco di cose, andavamo ai concerti, al cinema, insomma eravamo quasi inseparabili. Ci fidavamo uno dell’altro, era ...
    ... come se avessimo voluto fortemente essere amici. Me ne ero reso conto. Avevo anche compreso che la mia attrazione per lui non era solo sessuale, ma anche emotiva. Anche se lui non era molto bravo a scuola ed io sì, la cosa non mi preoccupava, lui era divertente, tollerante, estroverso. Tutto quello che io non ero. Io passavo la maggior parte del mio tempo libero al computer chattando con amici di paesi lontani. Alcuni mi chiamavano cyber-eremita. Ma sto divagando di nuovo, sarà meglio che taccia.
    
    Mi sdraiai sul mio letto, lui andò alla scrivania ed estrasse la sedia per sedersi. Chiacchierammo di varie cose, delle ragazze che avrebbe voluto chiavare e di come lo trattavano i suoi genitori (ma lui otteneva tutto ciò che chiedeva, quindi non pareva che non lo trattassero così male).
    
    Si sedette sul mio letto ed io mi sedetti vicino a lui. Sul suo viso comparve un’espressione molto seria come se qualche cosa lo stesse infastidendo. Me ne accorsi.
    
    "Non so. È solo che... qualche cosa... qualcuno...ahh, cazzo. Non so" Rispose dopo che gli ebbi chiesto cosa c’era che non andava.
    
    Gli circondai le spalle con un braccio: "Eric. Ragazzo, c’è qualche cosa che non va. Mi sembra che tu sia veramente preoccupato. Parla, ti aiuterà ad uscirne." E gli sorrisi rassicurante.
    
    "Ero a quel concerto l’altro giorno. E qualcuno… un ragazzo… mi ha chiesto… mmm… lui mi ha chiesto di uscire con lui. Io ero sconvolto" E guardò il pavimento vergognoso: "Io… io voglio dirti una cosa, Giacomo. ...
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