Colpe
Data: 07/02/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... riduceva il mio corpo a dominio totale di un maschio alfa che mi cavalcava come una giumenta e mi trattava come una bambola di gomma; il cavaliere servizievole e adoratore era solo nella mia immaginazione; ma non avrei ammesso un errore nemmeno sotto tortura.
Dopo alcune ore di monta selvaggia, scendemmo dalla camera abbastanza provati dall’intensità dell’incontro, anche se la trousse del trucco mi aveva assistito abbastanza nel mascheramento dei danni visibili; Ettore filò via con la sua auto ed io feci ritorno in città con qualche prudenza, per la mole del macchinone di Massimo che non mi piaceva molto guidare; ad un parcheggio annesso al centro commerciale alle porte della città feci una breve sosta per riassestarmi.
Riaccesi il telefonino che avevo spento alla partenza perché già una volta ero sfuggita per caso ad un controllo di Massimo del percorso sul GPS del telefonino; da allora, per tutto il tempo della copula, preferivo risultare irraggiungibile; venni letteralmente aggredita dalle notifiche di chiamate senza risposta e dai messaggi in segreteria di Carmen; la richiamai immediatamente e l’aggredii per la foga delle notifiche.
“Sentimi bene, lurida imbecille, troia sguaiata e prostituta; me ne sbatto se vai a farti montare in tutte le parti del mondo; non voglio sapere chi ti usa come lo straccio da cucina; sta per esplodere un tempesta che ti distruggerà e tu stai a spalancare le cosce come una prostituta; vieni immediatamente a casa tua, se vuoi salvare ...
... qualcosa dalla distruzione. Mi hai capito, deficiente?????”
Non aveva mai usto un linguaggio del genere, mia figlia, che denunciava spietatamente di conoscere la nostra situazione e, forse, di soffrirla; il tenore della comunicazione, anche confusa, mi stordì; qualcosa doveva essere successo di assai grave, dal tono della voce e dal vocabolario incontrollato di una donna sempre corretta e rispettosa; spinsi quanto potevo l’auto e tornai a casa in pochi minuti; mi precipitai dentro e mi venne incontro mia figlia.
“Carmen, che cosa è successo?”
“Cerca di capire bene la lettera e il senso di quello che ti dico; è stato emesso un mandato di arresto per mio padre e di sequestro per i suoi beni; pare che sia accusato di bancarotta fraudolenta; per lui, c’è un mandato d’arresto; per i suoi beni, l’ordine di sequestro; tutto quello che è in questa casa è suo; possono sequestrare e mettere all’asta tutto quello che fa parte del patrimonio.
Prima che arrivi l’ufficiale giudiziario, raccogli in una valigia i denari, i preziosi, i titoli e i documenti che è meglio far sparire; per la casa e per i mobili, non c’è niente da fare; non consegnare la valigia a un parente, perché possono comunque sequestrarla; depositala presso un vicino; poi, calmate le acque, la recuperi e cerchi di riutilizzarne il valore; hai un po’ di tempo perché per ora sono a casa mia; anche quella è perduta.”
“E quell’idiota di tuo padre dove sta?”
“Qui di idiota ce n’è una sola e sei tu, che vai a ...