1. Diritti d'autore - 2


    Data: 31/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... domani?”, gli chiese Francesco.
    
    “Domani esco a pesca. – rispose Markos – Ci vedremo domani sera: pescherò qualcosa di buono per te.”, e si salutarono con un bacio furtivo.
    
    Ma contrariamente alle aspettative e alla promesse, la sera dopo Markos non venne e i due non ebbero più modo di vedersi: nelle isole vicine si era nel pieno della stagione turistica, come gli spiegarono, la richiesta di pescato era al massimo nei ristoranti e nei mercati, per cui spesso le barche restavano in mare pressoché giorno e notte.
    
    I primi giorni, Francesco attese con ansia che Markos comparisse, dalla terra o dal mare, dovunque volesse, purché venisse da lui, tenendo fede alla sua promessa; ma poi si arrese all’evidenza e si rassegnò a godersi da solo quel residuo di vacanza.
    
    La mattina della partenza, Francesco saldò il conto e salutò la padrona della locanda, assicurando che si era trovato benissimo e promettendole di tornare.
    
    Sarebbe stato difficile, ma le promesse non costano niente, come aveva imparato a sue spese.
    
    Era sulla banchina, in attesa del traghetto, assorto a guardare per l’ultima volta quel mare straordinario, quando sentì una mano che gli sfiorava la spalla. Si voltò.
    
    “Ehi!”, fece illuminandosi di gioia alla vista di Markos.
    
    “Parti…”, era una constatazione, ...
    ... più che una domanda.
    
    Francesco annuì: un groppo alla gola gli impediva quasi di parlare.
    
    “Ti ho aspettato.”, disse alla fine.
    
    “Perdonami. – fece quello – Ho lavorato molto questa settimana. Le barche non sono neanche rientrate… Capisci, è l’unico lavoro che abbiamo.”
    
    Francesco annuì: sapeva benissimo che c’era un dio sconosciuto a cui gli stessi dei si devono piegare.
    
    “Lo so, tua madre me l’ha detto.”
    
    Si fissarono a lungo.
    
    “Eccoci alla fine…”, mormorò Francesco.
    
    “Alla fine? – protestò vivacemente Markos – Scordatelo: sei condannato ad essere mio per sempre. E io non ti lascio.”
    
    “Cosa fai parti con me?”
    
    “Il mio cuore parte con te, io non posso. Già mi è costato strappare al capo questi pochi minuti per salutarti. Ascolta, - aggiunse, stringendogli la mano – fra due mesi si chiude la stagione di pesca, qui non c’è più niente da fare: posso raggiungerti, se vuoi.”
    
    Il cuore di Francesco ebbe un balzo di felicità.
    
    “Se voglio? Sono condannato ad essere tuo…”, disse, portandosi la mano dell’altro alle labbra.
    
    “Per sempre…”, completò Markos la promessa.
    
    “Per sempre…”
    
    “Due mesi passeranno in fretta, vedrai. E poi… quest’inverno a Roma.”
    
    “Quest’inverno a Roma”, ripeté Francesco, mentre il battello attraccava per portarlo via.
    
    (continua) 
«12345»