Diritti d'autore - 2
Data: 31/01/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... fresca, e infine si distese all’ombra e si appisolò.
A destarlo fu uno scalpiccio di pietre smosse sul sentiero.
“Chi cazzo è?”, si chiese seccato.
Si drizzò a sedere e si volse a guardare: quello che vide lo lasciò per la seconda
volta senza fiato: un giovanottone veniva verso di lui con un sorriso radioso sulla faccia. Indossava solo un paio di pantaloncini corti, che mettevano ancor più in risalto il suo fisico magnificamente modellato. Le ciocche scomposte dei suoi capelli biondastri, gli conferivano un’aria sbarazzina che lo rendeva in qualche modo ancora più affascinante.
“Ciao.”, fece quello, avvicinandosi.
Era indubbio che veniva proprio per lui.
“Ciao”, rispose Francesco, allungando la mano a prendere qualcosa con cui coprirsi l’inguine.
“Oh, non serve: qui non c’è mai nessuno, si può stare tranquillamente nudi.”, osservò lo sconosciuto.
Francesco aveva la mente in subbuglio.
“Sei italiano?”, chiese stupidamente.
“No, sono greco. - fece l’altro, accosciandoglisi vicino – Conosco la tua lingua perché ho lavorato in Italia qualche anno, prima di tornare a vivere qui.”
E infatti Francesco si accorse di quella leggera inflessione straniera, che lo rendeva ancora più seducente.
“Sono il figlio della proprietaria della locanda, - continuò il giovane - è stata lei a dirmi che eri qui e ho pensato che avresti gradito un po’ di compagnia. Ti disturbo, forse?”
“N… no, affatto… anzi…”, balbettò Francesco, ormai mezzo impallato.
“Ok, ...
... mi chiamo Markos.”, e gli tese la mano.
“Francesco”, fece lui e gliela strinse, sentendo una vibrazione risalirgli il braccio a quella stretta.
Markos tirò fuori un telo dallo zainetto e lo stese accanto al suo, lisciandolo per bene. Poi si rialzò e gli diede le spalle, dando mostra di sbottonarsi i pantaloncini.
Francesco lo fissava con il cuore in gola, mentre quello con mosse lente se li sfilava, esibendo due chiappe polpose appena velate da una rada peluria paglierina. Non indossava mutande, sotto!...
Poi si voltò verso di lui. Francesco cercò disperatamente di mostrarsi indifferente davanti al suo cazzo lungo e carnoso, che sbucava dal folto cespuglio del pube, penzolando verso il basso.
Come indovinando il motivo dello stupore dipinto sul volto dell’altro, Markos si coprì l’inguine con le mani e fece spallucce sorridendo. Poi gli si distese accanto a così poca distanza, che Francesco si sentì subito avvolgere dal sentore del suo corpo, specie quando Markos sollevò le braccia, incrociandosele sotto la nuca, sprigionando così l’afrore inebriante delle ascelle sudate.
Qualcosa cominciò a sommuoversi nel basso ventre di Francesco, tanto da indurlo a girarsi a pancia in giù, puntellandosi sui gomiti, ufficialmente per poter parlare meglio, ma in realtà per allungare meglio l’occhio sulle desiderabili grazie del nuovo amico.
E come dargli torto, del resto? Il fisico di Markos sembrava uscito dalle mani sapienti di un antico scultore: le ciocche scomposte ...