1. Diritti d'autore - 2


    Data: 31/01/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... a ingoiarla tutta, allora si concentrò a lavorarla con la lingua come poteva, mentre con una mano impugnava il tronco e lo segava lentamente, e con l’altra gli impastava le chiappe, spingendo le dita fin dentro lo spacco del culo.
    
    Markos non fu da meno: dopo un po’ che si fu goduto quell’omaggio alla sua virilità, gli si pose sopra a cavalcioni e gli si avventò sul cazzo, ingoiandolo tutto intero fino alla radice con un mugolio di soddisfatta cupidigia.
    
    Stettero così a succhiarselo, gustando il sugo che sgorgava ad entrambi copioso ed entrambi attenti a non oltrepassare la soglia di non ritorno. Troppo grande era la voglia di protrarre quel piacere più a lungo possibile.
    
    Ma era un altro l’obiettivo di Francesco: ad un tratto, infatti, smise di succhiare il cazzo di Markos, gli infilò la testa fra le cosce, gli affondò il volto nello spacco del culo e cercò con la punta della lingua l’ingresso proibito. E quando lo trovò, ci si immerse famelica, prendendo subito dopo a slinguarlo come non mai.
    
    Markos si irrigidì, evidentemente era la prima volta che glielo facevano, ma poi si rilassò con un sospiro e riprese a succhiare con maggiore goduria il cazzo di Francesco. Proseguirono questa piacevole occupazione, finché, d’un tratto, Francesco sentì lo sfintere di Markos contrarsi ripetutamente attorno alla sua lingua e nel contempo il pulsare del cazzo sul suo petto, mentre una sensazione di calore e subito dopo di bagnato gli dilagava sulla pancia.
    
    Subito dopo fu ...
    ... lui a venire, nella bocca di Markos, che ingoiò tutto senza battere ciglio.
    
    “Ma guarda come mi hai ridotto!”, finse di rimproverarlo Francesco, una volta ripreso fiato.
    
    “Avevo una voglia… - sorrise Markos – Dai, andiamo a lavarci.”, e presolo per mano, lo tirò in piedi e corsero insieme a tuffarsi in mare.
    
    “Quando sono arrivato, stamattina, - disse Francesco più tardi, mentre erano seduti fianco a fianco sulla battigia – ho sentito in questo posto la presenza di un dio… e poco dopo sei arrivato tu.”
    
    “Infatti, questo luogo mi è sacro, - rispose Markos, assumendo un tono serioso – e tu l’hai violato.”, e veramente non sembrava più lui, mentre parlava, tanto la luce del sole al tramonto lo trasfigurava.
    
    “Sei venuto per punirmi, allora?”, fece Francesco, perso nei suoi occhi.
    
    “Per punirti e per amarti.”
    
    “Finora m’hai solo amato… - sospirò Francesco, baciandolo – Quale sarà la punizione?”
    
    “E’ questa la punizione, - rispose l’altro, rinnovando il bacio – che non potrai più fare a meno di me… sei condannato per sempre ad essere mio.”
    
    “Per sempre?”
    
    “Per sempre…”
    
    “E se ti dicessi che non potrei chiedere di meglio?”
    
    “Vediamo se lo dirai ancora, quando sarai impalato qui sopra…”, ghignò Markos, impugnandosi l’uccello di nuovo duro.
    
    Si baciarono ancora, sulla riva del mare, come due antiche creature emerse dal fondo marino, mentre la risacca si smorzava placidamente attorno ai loro piedi.
    
    Era quasi buio, quando tornarono alla locanda.
    
    “Verrai ...