Tutta colpa dell’epatite? 3
Data: 28/01/2021,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
Quello che premeva ad entrambi, però, era cercare per lei una soluzione alternativa, prima che il coinquilino rientrasse dalla vacanza a casa; Mara si diede un gran da fare, al sindacato e in fabbrica, per trovare un’operaia che avesse il suo stesso bisogno di un tetto per rifugiarsi; fu fortunata, perché una ragazza giunta da poco in città ed entrata in fabbrica aveva avuto la buona sorte di vedersi regalato un miniappartamento dai genitori che avevano sacrificato i risparmi.
Due ampie sale, una da pranzo ed una camera, potevano benissimo ospitare due persone, con un divano letto ampio; le spese notevoli e il salario suggerivano alla ragazza di ospitare una persona che le versasse una quota accessibile; Mara ne approfittò e concordarono che, all’inizio del mese successivo, avrebbe traslocato preso la nuova amica; la gioia per la rapida soluzione si mescolava al rammarico di perdere l’intimità sessuale con suo fratello.
Lui le fece ribadire che, fino a che uno dei due non avesse imboccata un’altra strada maestra, avrebbero continuato a manifestare il loro amore scopando come scimmie, a costo di farlo in macchina, se non ci fossero state altre ipotesi; lei ribadì la promessa con gioia, perché con Loris aveva recuperato gran parte di se stessa, anche se non riusciva a liberarsi dal desiderio fisico di trovarsi tra le braccia del ‘suo’ Roberto.
D’altronde, la previsione fatta dagli analisti all’ospedale, che avrebbe ripreso la pienezza della sua sessualità solo ...
... ripercorrendo gradatamente il sentiero che l’aveva portata dai primi approcci alla carnalità dei rapporti con suo marito, si era puntualmente registrata come verosimile, quando Nicola l’aveva garbatamente approcciata per spostare un poco più avanti il limite del loro rapporto operativo.
Era successo una sera, dopo che avevano chiuso gli uffici del sindacato; lui le aveva proposto di prendere un caffè e Mara, che cominciava a ragionare seriamente sulla possibilità di concedersi all’amico per tentare la ricostruzione della sua sessualità, non esitò ad accettare, sapendo con chiarezza quale sbocco poteva avere l’innocente proposta di un caffè; si pentì e si rese conto che ancora non aveva superato le sue difficoltà quando, al bar, lui le aveva fatto scivolare con garbo una mano sul culo.
Non ebbe il palpito che era scattato quando a toccarla era stato Loris; anzi, anche ad occhi aperti, i fantasmi dei suoi incubi, cazzi enormi che la squarciano da tutte le parti, le affiorarono in mente; non lo respinse, come istintivamente era portata a fare; ma garbatamente gli spiegò che la terribile vicenda vissuta le aveva inibito ogni via verso il piacere e che aveva bisogno ancora di molto tempo per rientrare in una condizione di ‘normalità’; l’altro capì e rinunciò a procedere oltre.
Sul versante opposto, l’impatto del tutto casuale con Roberto, nei corridoi degli uffici del sindacato, le provocò un imprevisto tuffo al cuore; quello che la terrorizzò, per un verso, e la fece andare in ...