1. Sei amiche in videochat – capitolo 6 di 9


    Data: 02/05/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autoerotismo Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... passione, chiamasse la sua amante con il nome della sorella fu devastante per Chiara al pari di una coltellata al cuore. La ragazza si portò le mani agli occhi, sicura che sarebbe scoppiata in un pianto, ma si sentì troppo sconvolta per riuscirci. Le sembrava di avere un peso sulle spalle, un vuoto al posto della mente… Avrebbe voluto chiudersi in camera sua, a commiserarsi, ma non se la sentiva di incontrare quello stronzo di Marco mentre attraversava il corridoio: le avrebbe chiesto cosa avesse, perché si comportasse in quella maniera… Davvero era così idiota da non capirlo? Non era evidente che sua sorella fosse innamorata di lui e che, invece di fottere quelle troie di sue amiche, avrebbe dovuto fare l’amore con lei? No, sembrava non fosse in grado di capirlo da solo. La ragazza rimase diversi minuti a compiangersi seduta sulla tazza del gabinetto, chiedendosi come fare. Qualche idea le si affacciò alla mente, ma nulla di valido, niente che potesse risolvere la situazione. Solo la possibilità di dichiararsi a Marco, dirgli che lo amava e provocarlo esplicitamente le avrebbe permesso di averlo dentro di sé… ma l’idea di fare qualcosa del genere la terrorizzava, cozzava contro la sua personalità e soprattutto la sua timidezza. Dove avrebbe trovato il coraggio di fare qualcosa di simile? Lentamente, giunse alla conclusione che, rinchiusa in un bagno, avrebbe non solo concluso meno che all’esterno dello stesso, ma che sarebbe apparsa come una demente agli occhi del ...
    ... fratello se vi fosse rimasta ancora a lungo. Sarebbe sembrata la tipica ragazzina che non sapeva gestire gli ormoni che avevano cominciato a circolare nel suo corpo all’ingresso dell’età adulta, qualcosa che, di certo, suo fratello non apprezzava affatto. Tanto sarebbe valso farsi una doccia, pensò, sollevando lo sguardo sulla cabina in plexiglas davanti a lei. Magari, sarebbe stata più tranquilla e amabile per la cena che Marco avrebbe preparato se si fosse lavata di dosso tutta la desolazione che l’aveva colta negli ultimi minuti. La ragazza si alzò, aprì lo sportello e, allungando all’interno un braccio, ruotò il rubinetto. Subito il suono dello scroscio dell’acqua riempì il bagno e una calda umidità avvolse Chiara che aveva cominciato a spogliarsi. Si sfilò la maglietta bianca e si aprì i laccetti del reggiseno: lanciando un’occhiata alla propria immagine riflessa sullo specchio che iniziava ad appannarsi, fu costretta ad ammettere nuovamente che non poteva vantare un paio di bocce floride come quelle che possedeva quella zoccola di Beatrice. Il suo seno poteva essere considerato forse una seconda scarsa, e Chiara sperava ancora che un colpo di coda della pubertà potesse, sebbene conscia di essere ormai fuori tempo massimo, donarle un altro paio di taglie lì davanti… Certo, con quello che aveva poteva fare felice un ragazzo, ma di certo non avrebbe fatto girare la testa a nessuno con quella miseria. Specialmente suo fratello che, vedendole ormai tutti i giorni, si era di certo ...
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