1. Sei amiche in videochat – capitolo 6 di 9


    Data: 02/05/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Autoerotismo Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... nell’anima della ragazza, le portò a ebollizione e le addensò in pura rabbia. Una nuova idea sorse nella sua mente. Un’idea spaventosa: suo fratello era innamorato di lei ma, non volendo, o potendo, scopare una sorella, aveva fottuto l’amica che sembrava il suo clone… Chiara si morse una nocchia comprendendo finalmente tutto: il continuo parlare di Cecilia da parte di Marco, il suo apprezzamento verso di lei, l’educazione con cui si prodigava verso quella troietta castana… Voleva farsi sua sorella e riversava il suo desiderio sulla sua amica… Il cazzo e gli orgasmi che spettavano di diritto a Chiara, comprese all’improvviso, erano stati donati a Cecilia. – Chiara, – la chiamò di nuovo Marco, bussando alla porta, – sul serio, cos’hai? La ragazza ritrovò la voce quando esclamò: – Vaffanculo! Sei un pezzo di merda! Non voglio più vederti! Il silenzio, dopo quel grido, cadde nell’appartamento. Sebbene occultato dalla porta del bagno, Chiara non ebbe difficoltà ad immaginare la muta costernazione disegnarsi sul volto del fratello, confuso sul motivo che aveva spinto la ragazza ad uno sfogo tanto violento. Solo dopo qualche secondo lo sentì pronunciare lentamente, la desolazione che regnava nella voce: – Come vuoi. Quando ti sarà passato e vorrei spiegarmi cosa sta succedendo, sai dove trovarmi. O lascia perdere. Vedi tu. Chiara non pronunciò una sillaba, aspettandosi che Marco aggiungesse qualcosa, ma dopo un paio di minuti si convinse che suo fratello se n’era andato. Conosceva ...
    ... il suo carattere e sapeva che non sarebbe tornato a chiederle delucidazioni su quanto era accaduto e, sebbene quella sera probabilmente non le avrebbe rivolto la parola, più come un segno di rispetto nei suoi confronti che come manifestazione di essersi offeso, i giorni successivi Marco si sarebbe comportato come se nulla fosse accaduto. La ragazza, però, sentì il sospetto che quell’episodio avrebbe potuto incrinare il loro rapporto in modo irrimediabile, insinuarsi nella sua mente e avvolgere e soffocare in una successione di spire di incertezza la possibilità di trovarsi nuda tra le braccia di suo fratello. Ma la colpa era di Marco… possibile che non riconoscesse il desiderio che infiammava l’anima della sua dolce sorella? Che non riuscisse a vedere quanto lei lo desiderava? Anche lui la voleva, ne era certa, ma non voleva fare il primo passo, quello stronzo… E così, per scaricare la sua libido, si fotteva le sue amiche. Chiara se lo immaginò improvvisamente, e con la vividezza tipica di una mente abituata a operare per immagini, nudo, sdraiato sotto quella nullità di Cecilia, anch’essa priva di qualsiasi abito, lui che la prendeva da dietro, una mano sulla sua passera ed un’altra su una di quelle piccole bocce, intento a scoparla… Il pensiero fu doloroso come mai avrebbe potuto sospettare la ragazza, ma l’improvvisa idea che, tra una spinta ed un gemito, una strizzata e uno spruzzo di crema calda nella passera della troietta, suo fratello, sopraffatto dal piacere e dalla ...
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