1. La figlia della mia compagna


    Data: 02/05/2018, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... Debora tornò a vivere per qualche giorno a casa che divenne una bolgia. Questo fino al sabato sera quando, tornando da l’ultimo incontro col ristoratore per perfezionare i dettagli, trovai casa insolitamente silenziosa. Entrai e le luci erano soffuse. Chiamai senza avere risposta e, toltomi la giacca, andai in camera per mettermi più comodo. Mi ero appena slacciata la cravatta quando sentii la porta chiudersi dietro di me. Mi girai e vidi Debora. Era come un’apparizione: indossava una vestaglietta corta e trasparente, aperta sul davanti, con sotto un completino intimo di pizzo nero che svelava il rosa dei capezzoli, il triangolino di stoffa in basso non nascondeva completamente l’inguine depilato. In mano aveva il cellulare. Il sangue mi corse naturalmente al basso ventre, iniziando a gonfiarmi il davanti dei calzoni. Reagii bruscamente, era chiaro cosa volesse e ero pronto a ripetere la scena di due anni prima.
    
    – Debora”. che cosa stai facendo?
    
    – Domani mi sposo Flavio, e voglio da te il regalo di nozze ‘
    
    – Debora, basta! Ne abbiamo già parlato. Non possiamo e non dobbiamo ‘
    
    – No Flavio, domani inizio una nuova vita, ma prima devo liberarmi dall’ossessione che ho per te da anni, solo così potrò dedicarmi completamente a mio marito ‘
    
    L’aria decisa mi si avvicinò. Mi sentii in trappola. La sua mano mi si posò sul petto spingendomi indietro. Mi sentii debole; non volevo usare la forza con lei ma non vedevo altra soluzione. Provai ancora con le parole:
    
    – Tua ...
    ... madre può rientrare da un momento all’altro. Torna in camera tua Debbie, ti prego ‘
    
    – Mamma lo sa e &egrave d’accordo ‘
    
    – Che cazzo stai dicendo? ‘
    
    Mi infuriai a sentirla e alzai il tono della voce.
    
    – Mamma &egrave d’accordo. Ci ho parlato e anche lei sa che solo così potrò toglierti dalla mia testa. ‘
    
    – Non inventarti frottole Debora. Basta. Non farò questa pazzia. Non ti ho mai toccata ma se occorre oggi ti prenderò a schiaffi. Bada bene, non sto scherzando. ‘
    
    -Nemmeno io Flavio, e te lo dimostro ‘
    
    La vidi fare un passo indietro e trafficare col cellulare prima di gettarlo sul comò. Un minuto dopo sentii il bip del mio cellulare sopra il comodino.
    
    – Leggi Flavio, non ti ho mentito ‘
    
    Presi il cellulare e vidi un sms di Lorena:
    
    ‘Fai felice la NOSTRA bambina. Domani non sarà successo nulla. TI AMO!’
    
    – Ma’.. che significa? ‘
    
    – Significa che la mamma sapeva che non mi avresti creduto, significa che dà il suo assenso, significa”’.. che non hai più scuse ‘
    
    Si era avvicinata e mi aveva appoggiato le mani sulle spalle avvicinando la bocca alla mia.
    
    – Flavio, per una volta sola, questa notte siamo solo io e te, il resto non esiste. E’ un così grande sacrificio? ‘
    
    No, non lo era. Il corpo caldo addossato al mio mi stava sciogliendo ogni inibizione, il mio ventre sussultava ergendosi. Gettai il cellulare da parte e l’abbracciai, dopo due anni mi accostai ancora a quelle morbide labbra che si schiusero dolcemente, facendo uscire la linguetta ...
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