Paternità 2 - Racconti Erotici

Paternità 2

... segretaria di edizione responsabile in Italia della casa editrice.”

La osservai con attenzione e mi resi conto con piacere che dietro la faccia da prima della classe si nascondeva una bellissima ragazza dai tipici caratteri meridionali, occhi intensi e neri, capelli lunghi e corvini, un corpo statuario nascosto dall’abito dozzinale; Petra cercò di attirare la mia attenzione sul testo in italiano che stava scorrendo; le dissi un ‘va bene’ senza senso e conclusivo; mi rivolsi alla ragazza che era impercettibilmente arrossita.

“Fai questo lavoro di professione?”

“No, solo part time, per mantenermi agli studi di Lettere; ho già avuto modo di ascoltare in Italia qualche sua lezione che mi ha colpito molto; io sono appassionata di poesia.”

“Allora avremo modo di parlare a lungo, visto che ti occupi dei miei testi … “

“Sarò felicissima di scambiare qualche opinione; ho molta ammirazione per lei.”

“Lei non c’entra; io sono solo Antonio, per te; tu mi fai il favore di darmi del tu, come ad un amico col quale collabori.”

“Grazie; non osavo, ma mi sta benissimo.”

“Senti, grande conquistatore, smettila di fare il lumacone con la ragazzina e pensiamo al lavoro.”

“Carissima Petra, io lavoro solo perché è mio dovere; ma quando ho la gioia di parlare con una bellezza affascinante come Margherita, mi fai il favore di lasciare libero il mio gusto per il bello; non sono la macchina che attivi quando ti va, ma una persona ...

... che ama la vita. Non dimenticarlo mai. E’ tutto in ordine per l’inizio delle letture? Tu, Margherita, quanto tempo ti fermi qui ad Ulm?”

“Solo pochi giorni, per definire la pubblicazione; poi torno a casa; ci rivedremo in Italia per le presentazioni dei volumi.”

“Troverai un momento per cenare con me?”

“Se tu sei libero, io sono felice di cenare con te; bada, però, solo cenare, conosco la tua fama e non sono disponibile … “

“Se conosci la mia fama, dovresti sapere quanto amo parlare di poesia fino a sfinire i miei ascoltatori.”

“Per ascoltarti e, se me lo consenti, per commentare qualche volta, sono sempre pronta.”

“Pensiamo al pranzo, adesso; per fare i cascamorti avrete tempo!”

Petra era veramente seccata dalla piega che avevo dato agli eventi; ma il suo senso degli affari le imponeva di tenersi buona la gallina dalle uova d’oro che rappresentavo per lei; mise in ordine le carte, soddisfatta di quanto aveva controllato, e richiamò il cameriere per dare le indicazioni per il pranzo; entrai con Margherita in una bolla d’aria e mi dedicai completamente a lei, imbarazzata dalla corte che spietatamente le facevo; Petra non dava nessun cenno di fastidio; per lei contava il lavoro.

Dopo pranzo, temetti che volesse tornare a letto; ma non avevo tenuto conto del suo stakanovismo; mi affidò a Margherita e corse in tipografia; proposi alla ragazza una passeggiata e passai con lei ore dolcissime di dialogo e simpatia.