1. Le mie storie (111)


    Data: 24/12/2020, Categorie: Masturbazione Autore: isolafelice75, Fonte: xHamster

    ... ho capito che “a toccarmi” non era il fisioter****ta ma “l’amico”. Qualche minuto passato a “stirarmi” prima una gamba poi l’altra ed è arrivato alla base del mio sederone; prima di metterci “mano”, ha indugiato un po’ quasi per capire se potesse maneggiarlo, e così ho avuto la certezza che da fisioter****ta/paziente, fossimo passati ad altro (il che non mi è dispiaciuto assolutamente). Ha incominciato ad impastare da sotto a sopra, di lato, agguantandolo per quanto possibile nei palmi che si alternavano; poi quando con i pollici si è infilato proprio “in mezzo” al perizoma, ho incominciato a sentire salire la temperatura, nonché l’eccitazione. Le sue dita sfioravano la parte bassa della mia patata, coperta dal filo del perizoma, e ad ogni tocco sentivo il piacere montare. Non appena mi sono accorta che il mio respiro ha iniziato ad essere più veloce, gli ho detto di aiutarmi a girare ed una volta a pancia all’aria, guardandolo sorridente gli ho chiesto di riprendere da dove aveva interrotto; l’ennesimo sguardo d’intesa ed ha messo la mano all’interno della mutandina per cominciare a masturbarmi, senza farlo dietro la scusa del massaggio. Seduto accanto a me, muoveva le dita dentro e fuori e mi osservava compiaciuto mentre stavo godendo sempre di più; intanto solo dopo un po’ mi sono accorta, aprendo gli occhi un attimo per guardarlo, che con una mano in tasca si stava accarezzando. La cosa mi ha fatto eccitare ancora di più tanto che l’ho incitato a velocizzare i movimenti ...
    ... fino a farmi godere; mentre guardava come stavo provando piacere, si è sbottonato i pantaloni e mi ha mostrato la sagoma del suo uccello in erezione sotto il boxer, ho allungato la mano, abbassato l’elastico e in breve lo tenevo tra le dita bello ed imponente che si faceva segare. La situazione si è capovolta, adesso ero io distesa sul letto a guardarlo con il capo reclinato faticare a tenere le braccia poggiate sul letto per il “godimento”; “continua continua” sentivo ripetere e la mia mano sinistra (sono mancina per la cronaca) ha continuato il suo lavoro fin quando, quasi scivolando dal materasso, non l’ho visto venire con lo sperma che ha insozzato il mio parquet scuro. Impedita nel muovermi agilmente, sono riuscita a prendere un fazzolettino di carta dal cassetto del mio comodino per pulirgli la cappella e poi porgergliene un altro perché lui facesse altrettanto col mio pavimento. Proprio in quel momento, ho sentito la porta d’ingresso aprirsi per far entrare mia madre (che ha le chiavi di casa); giusto il tempo di coprirmi con il lenzuolo e mandare Daniele in bagno a ricomporsi. Con un vassoio pieno di roba da mangiare, ha invitato il mio ter****ta a fermarsi a cena cosa che ha fatto felice perché a casa non aveva niente di pronto; ha improvvisato la tavola sullo scrittoio che ho di fronte al mio letto ed abbiamo mangiato un ottimo sartù di riso sempre alla presenza di mia mamma che chiaramente ignorava ciò che era successo prima e ciò che probabilmente sarebbe successo ...